Attualità

set222016

Linee guida sul colesterolo Ldl: nuovi limiti e raccomandazioni

Abbiamo chiesto al professor Alberico  Catapano, Ordinario di Farmacologia presso l'Università di Milano e Presidente della Società Europea dell'Aterosclerosi, un commento sulle novità contenute nella recente revisione delle Linee Guida sul trattamento della dislipidemia della European Society of Cardiology.

Qual è la novità principale di queste Linee Guida in relazione ai limiti di Ldl?
C'è stato molto clamore rispetto a questa ultima edizione delle Linee Guida. Tuttavia ì limiti degli indicatori lipidici di rischio cardiovascolare sono rimasti gli stessi della versione del 2011. La modifica ha riguardato una modulazione dei limiti per i soggetti ad alto e ad altissimo rischio per il colesterolo Ldl: il nuovo valore-obiettivo è stato fissato a meno di 70 mg/dl nei soggetti ad altissimo rischio e a meno di 100 per coloro che sono ad alto rischio; oppure una riduzione del 50% nei soggetti che pur avendo valori di Ldl nella norma hanno sviluppato un evento acuto. La novità quindi si può riassumere nel concetto che, per quanto riguarda l'obiettivo terapeutico ciò che si mira ad ottenere è una riduzione di almeno il 50% dei valori sia nei soggetti ad altissimo rischio che, senza assunzione di farmaci, hanno un valore di Ldl compreso fra 70 e 140 mg/dl, sia in quelli ad alto rischio che hanno valori di Ldl fra 100 e 200 mg/dl (sempre senza intervento farmacologico). Gli obiettivi rimangono invariati per tutti gli altri.

L'intervento nutrizionale può essere sostitutivo di quello farmacologico?
Direi di no. È una domanda che non dovremmo porci perché quando si decide un intervento farmacologico l'intervento sullo stile di vita deve essere già implementato. L'obiettivo terapeutico si ottiene facilmente con la somministrazione, in prima linea, di statine ad alta efficacia, ma non deve esserci contrapposizione fra lo stile di vita e l'intervento farmacologico. Alla dieta e più in generale allo stile di vita, di cui l'alimentazione è parte fondamentale, abbiamo dedicato un'ampia parte delle Linee Guida. Rappresenta il punto di partenza e deve essere mantenuto anche quando il soggetto assume regolarmente un farmaco, perché gli effetti positivi si sommano.

Quali sono le indicazioni nutrizionali?
Diamo due indicazioni generali importanti. Per quanto riguarda le porzioni da assumere riteniamo sia bene non definire grammature fisse, poiché spesso non vengono osservate dai pazienti. Abbiamo invece dato indicazioni di consumo per una serie di alimenti: alcuni sono da consumare regolarmente, altri con moderazione e altri ancora con molta attenzione o da evitare del tutto quando possibile. Le indicazioni nutrizionali che diamo sono quelle già condivise: evitare i grassi saturi, trans e in generale i grassi solidi a temperatura ambiente (latte, burro, formaggi) e prediligere quelli ricchi di acidi grassi insaturi o monoinsaturi. Un monito importante riguarda l'apporto calorico, spesso non adeguatamente considerato: non bisogna eccedere, perché l'apporto energetico deve essere commisurato al dispendio giornaliero reale e quindi allo stile di vita.

Francesca De Vecchi

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