Clinica

gen292016

Omega 3: non solo per il cuore ma anche per i muscoli

Senza dubbio tra i pochi integratori che sono considerati utili e che vengono raccomandati dalla classe medica possiamo annoverare gli omega 3. In effetti gli omega 3 sono prescritti soprattutto per i cardiopatici per i loro benefici effetti a livello cardiovascolare, che sono emersi dall'osservazione della scarsa incidenza di malattie cardiovascolari tra gli Eschimesi e altre popolazioni che adottano un'alimentazione ricca di questi acidi grassi presenti soprattutto nell'olio di pesce. Il meccanismo secondo il quale gli omega 3 esercitano il loro effetto positivo è legato soprattutto alle loro proprietà antinfiammatorie, tanto è vero che in letteratura e nella pratica clinica esistono molteplici altri utilizzi degli omega 3 per svariate problematiche quali artriti, asma, coliti, riduzione dei danni post traumatici a livello cerebrale, ecc.
Gli acidi grassi omega 3 particolarmente efficaci dal punto di vista antinfiammatorio sono quelli a catena lunga: l'acido eicosapentaenoico (Epa) e l'acido docosaesaenoico (Dha). Questi acidi grassi sono in grado di modulare la risposta dei neutrofili e dei macrofagi che sono quei "globuli bianchi" che aggrediscono l'infiammazione e favoriscono la rigenerazione tissutale. I macrofagi contenuti nel nostro tessuto adiposo cambiano man mano che diventiamo più grassi e producono sempre più molecole in grado di perpetuare l'infiammazione innescando un circolo vizioso che favorisce l'ulteriore aumento di grasso. Ebbene, gli omega 3 sembrano essere in grado di interrompere questo circolo vizioso: in un recente studio è stato dimostrato che la somministrazione di Epa incrementa la capacità di bruciare il grasso e utilizzare l'ossigeno. Oltre che per avere meno grasso gli omega 3 possono essere utili per avere più muscoli. In uno studio effettuato su individui con livelli di Igf-1 bassi (l'Igf-1 è un potente ormone anabolico), la somministrazione per otto settimane di 720mg di Epa e 480mg di Dha, ha aumentato i livelli di Igf-1. In situazioni di stress cronico, come allenamenti molto intensi, i livelli di Igf-1 possono essere troppo bassi per permettere la crescita muscolare oltre al fatto che in questa situazione è molto facile avere un elevato stato di infiammazione, sia a livello muscolare che del tessuto adiposo, rendendo difficile la costruzione muscolare e la mobilizzazione del grasso a scopo energetico. In questo caso gli omega 3 possono quindi essere utili aumentando l'Igf-1 e diminuendo l'infiammazione.
Gli omega 3 sono anche in grado di invertire la sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare che avviene nell'anziano (dopo i 50 anni si perde circa l'1% di massa muscolare ogni anno) e somministrando degli integratori a base di olio di pesce contenenti 3,6 g di EPA e 1,5 di DHA, più o meno l'equivalente di 200-300 g di salmone, si è verificato un aumento della forza e della massa muscolare in una popolazione di settantenni. Un risultato sovrapponibile, se non all'allenamento con i pesi, alle terapie antiaging a base di Dhea, testosterone e Gh. Quindi se non state assumendo almeno 300 g di pesce al giorno e se volete ottenere i massimi benefici dalla vostra dieta e allenamento, vi consiglio di assumere almeno da due a quattro grammi di olio di pesce al giorno, possibilmente quello con più alta concentrazione di Epa e Dha.

Massimo Spattini

Fonte: Fitness33 - 25/01/2016

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