Clinica

dic22016

La diverticolosi del colon nell'anziano: gestione alimentare

La diverticolosi del colon è una patologia la cui incidenza varia significativamente nei diversi Paesi. I diverticoli sono delle estroflessioni sacciformi, ovvero delle erniazioni degli strati che compongono la parete intestinale a qualsiasi livello (esofago, duodeno, digiuno, ileo e vescica), con localizzazione elettiva a carico del colon e soprattutto del sigma. I diverticoli possono essere isolati o, più comunemente, numerosi e di diametro variabile. Con il termine diverticolosi ci si riferisce agli aspetti anatomici, ovvero alla presenza di diverticoli del colon. Per malattia diverticolare si intendono gli aspetti clinici, ossia la sintomatologia correlata alla presenza dei diverticoli.
La prevalenza della diverticolosi colica è correlata all'età: il disturbo è raro al di sotto dei 40 anni, mentre è presente in più del 65% dei soggetti di età superiore ai 65 anni. Non sussistono differenze significative fra i due sessi. Circa l'80% dei pazienti con diverticoli del colon resta asintomatico per tutta la vita, mentre solo i tre/quarti dei restanti 20% diventano sintomatici.
Nel 1998 Aldoori et al. pubblicarono i dati dello studio di follow up sulla coorte di personale sanitario americano dimostrando un'associazione inversa fra assunzione di fibre alimentari e rischio di malattia diverticolare sintomatica nei maschi. L'analisi dei risultati di questo studio ha posto in evidenza che anche altri fattori alimentari, ed in particolare l'elevato apporto di carne, possono aumentare la malattia diverticolare.
È stata osservata una relazione inversa con il consumo di fibre alimentari: i partecipanti allo studio inclusi nel quintile di consumo più elevato (≥25,5 grammi al giorno per le donne e più di 26,1 grammi al giorno per i maschi) avevano un rischio ridotto del 41% rispetto a chi consumava meno di 14 grammi al giorno di fibre (quintile minimo).
Le motivazioni per questo effetto protettivo sono legate al fatto che un elevato apporto di fibre dietetiche è correlato ad un più rapido tempo di transito intestinale e ad una aumentata frequenza di evacuazioni che potrebbero costituire il meccanismo biologico attraverso il quale una dieta vegetariana ed un elevato apporto di fibre diminuisce il rischio di malattia diverticolare. La riduzione del tempo di transito implica un minor riassorbimento di acqua in sede intestinale con formazione di feci più soffici che possono essere espulse con più facilità. A ciò potrebbe conseguire una minore pressione intraluminale ed una ridotta probabilità di formare diverticoli.

Simone Perna

Per approfondimenti:
Comparato G, Pilotto A, Franzè A, Franceschi M, Di Mario F. Diverticular disease in the elderly. Dig Dis 2007; 25:151-9.
Cortesini C, Pantalone D. Usefulness of colonic motility study in identifying patients at risk for complicated diverticular disease. Dis Colon Rectum 1991; 34:339-42.

DALLE AZIENDE