Clinica

mar152017

Aspettative di dimagrimento e soddisfazione per il peso perso influenzano perdita e mantenimento del peso

L'osservazione del fatto che un ampio numero di persone riesca a mantenere il peso perduto nonostante la pressione ambientale e biologica a recuperare il peso, come dimostrato dai recenti trial di perdita di peso, indica che i meccanismi cognitivi che interagiscono con specifici cambiamenti nella dieta e l'attività fisica possono svolgere un ruolo chiave nell'influenzare la perdita e il mantenimento del peso.
Uno studio italiano randomizzato e controllato recentemente pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics ha valutato l'influenza delle aspettative di perdita di peso sulla perdita di peso e della soddisfazione nei confronti del peso perso in pazienti affetti da obesità grave. Lo studio, che ha confrontato due tipi di diete ipocaloriche (una ad alto contenuto proteico vs una ad alto contenuto di carboidrati) associate con la terapia cognitivo-comportamentale in 88 pazienti (età media 46,7 anni, BMI medio 45,6), ha avuto una durata 51 settimane ed è stato suddiviso in due fasi: fase di perdita di peso (3 settimane di trattamento ospedaliero e 24 settimane di trattamento ambulatoriale) e fase di mantenimento del peso (24 settimane di trattamento ambulatoriale). Il peso corporeo è stato valutato prima del trattamento e dopo 3, 27 (fine della fase di perdita di peso) e 51 settimane (fine della fase di mantenimento del peso). Le aspettative di perdita di peso sono state valutate all'inizio del trattamento, mentre la soddisfazione per la perdita di peso è stata valutata dopo 27 settimane. I due gruppi avevano simili aspettative di perdita di peso e soddisfazione nei confronti del peso perduto e per tale motivo i loro risultati sono stati raggruppati.
Lo studio ha avuto quattro risultati principali. Il primo è che più alti obiettivi di perdita di peso in chili, ma non la perdita di peso percentuale necessaria per raggiungere tali obiettivi, sono associati a una maggiore perdita di peso.  Il secondo è l'esistenza di un'associazione tra percentuale di perdita di peso necessaria per raggiungere un peso sognato e interruzione del trattamento (non si è trovata invece un'associazione tra con la percentuale di peso accettabile e insoddisfacente). Il terzo è che il tipo di dieta non ha influenzato la soddisfazione con il peso perso. Il quarto è che la soddisfazione con il peso perso e il peso realmente perduto sono predittori indipendenti del mantenimento del peso.
In conclusione i risultati suggeriscono che all'inizio del trattamento non vi è alcuna ragione per incoraggiare i partecipanti a porsi obiettivi modesti di perdita di peso, perché più elevati obiettivi di perdita di peso sembrano promuovere un maggiore calo ponderale. Questa indicazione è sostenuta anche dall'associazione positiva osservata tra la soddisfazione nei confronti del peso perso, la quantità di peso realmente perso e il mantenimento del peso.  L'associazione di una maggiore percentuale di peso sognato con l'interruzione del trattamento suggerisce però di prestare sempre attenzione alle aspettative di perdita di peso più impegnative da raggiungere e di focalizzare questi pazienti sugli obiettivi a breve termine raggiungibili, per esempio il calo di peso settimanale, per ridurre il rischio di abbandono del tentativo di perdita di peso.

Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics. 2017 Jan;117(1):32-38. doi: 10.1016/j.jand.2016.09.001

Riccardo Dalle Grave


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