Clinica

mag232018

Latte intero, parte integrante di una dieta sana

Da decenni le linee guida alimentari di tutto il modo raccomandano di scegliere prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi, a causa degli elevati livelli di grassi saturi presenti nel latte e nei latticini, il cui consumo è correlato a un aumento del colesterolo LDL nel plasma.
Tuttavia, esistono dei disaccordi a riguardo,(1,2) poiché i risulti di alcune metanalisi o non hanno riportato alcuna associazione tra il consumo di latte e il rischio di malattie cardiovascolari(3) o addirittura hanno evidenziato un'associazione inversa tra il consumo di formaggio, ricco in grassi saturi, e la concentrazione plasmatica di LDL.(4)  Inoltre, due lavori hanno confrontato gli effetti del consumo di latte intero, latte parzialmente scremato e scremato, non riscontrando alcuna differenza nei livelli di colesterolo LDL e HDL;(5,6) per di più, alcuni studi controllati randomizzati hanno evidenziato che il consumo di latte non rappresenta un rischio per i soggetti affetti da diabete di tipo 2, in termini di insulina resistenza e di concentrazioni di glucosio a digiuno.(7-9) In questo contesto, un recente studio ha valutato gli effetti del consumo (0.5 L/giorno) di latte intero, rispetto a quello di latte scremato, sui livelli plasmatici di colesterolo LDL, HDL, trigliceridi, glucosio e insulina in 17 soggetti sani, per 3 settimane.(10) Durante il periodo di intervento, i soggetti non hanno consumato burro, yogurt, gelati o formaggi, hanno mantenuto le loro abitudini di vita (alimentazione e attività fisica) e hanno completato un diario alimentare. I campioni di sangue sono stati prelevati a digiuno al tempo zero, dopo 3 e 6 settimane; ai soggetti è stato chiesto di astenersi dal fumare, dall'assumere alcol e medicine e dal praticare sport estremi per le 12 ore precedenti il prelievo.
I risultati hanno mostrato che il consumo di latte intero ha aumentato, in maniera significativa, le concentrazioni di colesterolo HDL rispetto al latte scremato, mentre non è stata evidenziata alcuna differenza nei livelli di colesterolo LDL, trigliceridi, insulina e glucosio.
In conclusione, nei soggetti sani l'assunzione giornaliera di 0,5 L di latte intero non influenza negativamente i livelli di lipidi plasmatici, glucosio o insulina rispetto al latte scremato. Questi risultati suggeriscono che, tenuto conto del contenuto energetico più elevato, il latte intero può essere considerato come parte integrante di una dieta sana nella popolazione normocolesterolemica.

Bibliografia:
1. Nordic Council of Ministers. Nordic Nutrition Recommendations 2012: integrating nutrition and physical activity. Nord. 2014;1: 5.
2. U.S. Department of Health and Human Services and U.S. Department of Agriculture. 2015-2020 Dietary Guidelines for Americans. 2015.
3. Chen M, et al. Am J Clin Nutr 2016;104:1209-17.
4. de Goede J, et al. Nutr Rev 2015;73:259-75.
5. Fonolla J, et al. Nutrition 2009;25:408-14.
6. Steinmetz KA, et al. Am J Clin Nutr 1994;59:612-8.
7. Soerensen KV, et al. Am J Clin Nutr 2014;99:984-91.
8. Maersk M, et al. Am J Clin Nutr 2012;95:283-9.
9. Romeo J, et al. Nutr Metab Cardiovasc Dis 2011;21:113-20.
10. Engel S, et al. Eur J Clin Nutr 2018;72:249-54.

Francesca Giampieri
Maurizio Battino


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