Bassa autostima, frequenti pensieri di autocritica e tono dell’umore depresso sono nella maggior parte dei casi conseguenza del disturbo dell’alimentazione. In un sottogruppo di pazienti è presente però una condizione di depressione non secondaria.

Da uno studio tedesco sono emerse differenti scelte alimentari tra pazienti depressi atipici e pazienti depressi malinconici: i primi consumano più alimenti di bassa qualità ad alta densità energetica, come dolci o snack

Molti sono i trattamenti farmacologici e psicologici efficaci per i disturbi mentali, ma troppe le persone che non ne beneficiano, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. A tal proposito, Christopher Fairburn e Vikram Patel hanno recentemente suggerito due strategie generali.

Contrariamente a quanto ritenuto finora, il consumo di bevande zuccherate, cibi raffinati e dolci sembra essere associato a un aumentato rischio di sviluppare la depressione. Ciò è quanto emerso da un recente studio di coorte prospettico,...

I prodotti a base di soia sono diventati sempre più popolari anche in Paesi non asiatici poiché la loro versatilità gli permette di essere facilmente inclusi diete occidentali come fonte di proteine vegetali alternative ai legumi...

Il rapporto del Global Burden of Disease del 2013 ha rilevato che nei Paesi in via di sviluppo e in quelli sviluppati il disturbo depressivo maggiore è la seconda causa di anni di vita persa a causa della disabilità.

La depressione clinica è frequente nelle persone con obesità e associata in modo indipendente ad un’aumentata incidenza delle malattie cardiovascolari e della mortalità per le MCV.

Il rapporto tra dieta e depressione è una recente area di studio che finora non ha ancora raggiunto conclusioni definitive.