Negli uomini l'obesità sembra essere il fattore più importante associato a bassi livelli di testosterone, ignorando gli effetti di età e comorbidità e, anche se i meccanismi esatti non sono pienamente compresi, studi sperimentali...

La gestione dell’obesità nei pazienti che hanno 65 anni o più di età è controversa perché la perdita di peso può peggiorare la fragilità, accelerando il declino associato all’età della massa muscolare e ossea, e di conseguenza favorire lo sviluppo di sarcopenia e osteoporosi.

È noto che in un adulto sano l'acqua totale corporea rappresenta tra il 69,4% e il 73,2% della sua massa magra e circa il 60% del suo peso corporeo, inoltre queste percentuali di riferimento variano nel corso della vita di un individuo.

Sono appena state pubblicate le linee guida della Società Internazionale di Nutrizione Sportiva alla luce delle evidenze scientifiche presenti in letteratura rispetto agli effetti del tipo di alimentazione sulla composizione corporea.

Uno studio italiano, recentemente pubblicato sull’International Journal of Eating Disorders, ha esaminato i cambiamenti della composizione corporea in 10 uomini con anoressia nervosa prima e dopo la normalizzazione del peso.

L’esposizione all’acrilammide sembra aumentare il rischio di sviluppare tumori, malattie del sistema nervoso, alterazioni a carico della tiroide, e associata a una riduzione del peso corporeo, dell’indice di massa corporea, della massa grassa e del contenuto totale di acqua.

La maggior parte dei trattamenti dell’obesità è efficace a breve termine, circa l’80% dei pazienti ritorna al suo peso di partenza entro tre anni di follow-up. Questo fenomeno, definito come weight cycling, è stato studiato negli ultimi trent’anni per i suoi potenziali effetti avversi.

Nella pratica clinica metodologie ampiamente diffuse sono la bioimpedenziometria (BIA), per la valutazione della composizione corporea e la misura della forza di presa della mano (Handgrip strength -HGS) come indice di forza muscolare.