Professione

apr232015

Iva, istruzioni per la corretta fatturazione del centro medico privato polispecialistico

Negli ultimi anni si è diffusa in modo significativo l'apertura di centri medici polispecialistici: strutture private concepite per l'esercizio in spazi condivisi di differenti specialità della professione medica.
Nella pratica se ne riscontrano due differenti tipologie: da un lato le strutture che instaurano in prima persona e direttamente con il paziente il rapporto contrattuale e sono, dunque, titolari e responsabili della prestazione medica; dall'altro lato si osservano quelle strutture che organizzano e mettono a disposizione gli spazi a favore di più medici; sono questi ultimi ad agire in prima persona e direttamente con il paziente.
Occorre dunque far chiarezza sulla corretta impostazione contabile e fiscale nel rispetto della normativa vigente.
Giova ricordare che l'articolo 10 num. 18 DPR 633/72 considera "esenti" da Iva le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura, riabilitazione rese alla persona nell'esercizio delle professioni e arti sanitarie sottoposte a vigilanza e individuate da apposito D.M. della Sanità. Tale regime di esenzione non è vincolato alla forma organizzativa della struttura che fornisce tali prestazioni, può trattarsi dunque di medico privato o centro medico polispecialistico, purché la direzione tecnica sia affidata in tale caso a medici abilitati all'esercizio dell'attività stessa.
In presenza di tale condizione, nell'ambito di un rapporto contrattuale instaurato tra paziente e centro medico nel suo complesso, saranno esenti da Iva sia le fatture emesse dal poliambulatorio nei confronti del paziente sia le fatture emesse dai medici professionisti nei confronti della struttura per le loro spettanze periodiche, parcelle queste ultime da assoggettare altresì a ritenuta di acconto del 20%. Qualora invece le strutture poliambulatoriali venissero gestite da persone fisiche non abilitate, la fatturazione dei compensi della struttura sarebbe da assoggettare regolarmente a Iva del 22%.
Diverso è invece il caso delle strutture sanitarie private che mettono a disposizione i soli spazi attrezzati per l'esercizio di più professioni mediche nell'ambito di rapporti contrattuali che, però, i medici stessi instaurano direttamente con il paziente finale. In tal caso è previsto l'obbligo, sin dal 1° marzo 2007, di riscossione accentrata dei compensi: la struttura privata riscuoterà tutti i compensi in nome e per conto dei singoli professionisti, riversandoli contestualmente ai medesimi. Le fatture, esenti da Iva, saranno emesse direttamente dai vari medici ai pazienti.

Fabrizio Gerosa
Studio Aiello & Associati - Rho (MI)

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