Attualità

nov102015

Microalghe e meduse: dal mare un bastimento carico-carico di nuovi ingredienti alimentari

L'ambiente marino è una fonte ricchissima di metaboliti bioattivi, principi con potenzialità salutistiche e farmacologiche, tutta da esplorare.  Non solo insetti dunque, ma anche microalghe e meduse sono da considerarsi gli ingredienti alimentari del futuro; non proprio una leccornia, viene da dire, ma la ricercatrice di ISE-CNR (Istituto per lo studio degli ecosistemi del Consiglio nazionale delle ricerche), Graziella Chini Zitelli, coordinatrice di un convegno a tema, svoltosi a Expo pochi giorni prima della chiusura, attribuisce a una ragione culturale il rifiuto che prende soprattutto in Occidente verso alimenti non consueti: "ma la cultura si evolve, e quella alimentare lo fa in modo particolarmente rapido". Le nostre risorse di cibo si stanno velocemente esaurendo, mentre la popolazione mondiale continua a crescere e gli ecosistemi non reggono l'impatto delle attività di produzione. Bisogna quindi trovare alternative nutrizionalmente valide per sfamare tutti, con un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Le microalghe sono organismi unicellulari, di cui si conoscono più di 30mila specie. La più famosa, la Spirulina, prodotta in bioreattori per maggiori garanzie igienico sanitarie, è composta al 60% da proteine ed è ricca di sali minerali, ferro in particolare; è già in commercio come integratore, ma può essere usata anche come ingrediente alimentare per la preparazione di pasta, prodotti da forno, yogurt e gelati ad alto contenuto proteico, per esigenze nutrizionali mirate (anziani e sportivi). Le meduse, che sempre più spesso proliferano in modo incontrollato, anche nel Mediterraneo, con danno al turismo e alle attività industriali delle zone costiere, hanno tessuti ricchi di proteine digeribili e collagene, il cui idrolizzato "possiede una forte attività antiossidante, foto-protettiva e anti-melanogenica su cellule di mammifero" riferisce Annamaria Leone di ISPA-CNR (Istituto di scienze per le produzioni alimentari del CNR). Questi ingredienti di origine marina, in Europa, necessitano di un'approvazione alla vendita: una procedura laboriosa definita dal Regolamento (CE) 258/97, cui devono sottostare tutti i cosiddetti Novel food, cioè gli alimenti di cui non è possibile provare un consumo significativo in Europa prima del 15 maggio del 1997. Per microalghe, meduse (e insetti) tutto potrebbe però essere più facile e potremmo metterli in tavola prima di quanto previsto: il Parlamento europeo ha infatti di recente votato in plenaria una modifica sostanziale del Regolamento stesso, facilitando l'iter di approvazione, a tutto vantaggio del mercato e senza compromettere - assicurano le Autorità - l'alto livello di protezione della salute pubblica fino a oggi garantito dalla legge.

Francesca De Vecchi


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