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gen142016

Rapporto medico-paziente nell'era dell'informatica. Cosa cambia?

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Nell'era dell'informatica la medicina, come ogni altro settore, non risulta immune alla rivoluzione generata dall'informatica che, oltre a generare indubbiamente notevoli vantaggi, spinge a riflessioni sulle problematiche conseguenti ad ogni grande mutamento.
In tale prospettiva è utile scandagliare il rapporto medico-paziente alla luce delle nuove prassi.
Un primo aspetto è rappresentato dal consenso informato del paziente. Se da una parte viene paventato un rischio di spersonalizzazione del rapporto tra medico e paziente, con l'eventualità che una prestazione sia il risultato dell'opera di più medici, dall'altro lato è innegabile che l'era digitale possa offrire maggiori garanzie in ordine all'onere della prova circa il consenso informato del paziente. Inoltre, senza mai dimenticare l'aspetto umano del rapporto medico paziente, l'informatica si è rivelata un ottimo veicolo funzionale a garantire una maggiore informazione al paziente che, di conseguenza, potrà operare scelte maggiormente consapevoli
Negli anni la Pubblica amministrazione ha inteso garantire che la digitalizzazione della medicina fosse condotta senza che le prerogative del rapporto tra medico e paziente venissero oltremodo rivoluzionate. Sia le Linee guida in tema di referti on-line adottate il 25 giugno 2009 dal Garante per la protezione dei dati personali che il Regolamento in materia di fascicolo sanitario elettronico (Dpcm 29 settembre 2015 N. 178), nel disciplinare aspetti fondamentali relativi all'informatizzazione del settore sanitario, hanno stabilito altresì l'essenzialità di un rapporto medico-paziente, che deve trovare nell'informatica un fattore di miglioramento e non di deterioramento.
Il Fascicolo sanitario elettronico viene concepito con l'intento di divenire uno strumento funzionale a garantire tanto al paziente di poter disporre facilmente di tutte le notizie relative al suo stato di salute che al medico di accrescere la qualità e la tempestività delle decisioni da adottare.
Anche la privacy del paziente resta intatta, nonostante la maggiore possibilità che i dati sensibili possano subire delle violazioni. Il Regolamento recentemente approvato stabilisce infatti come ogni accesso alle informazioni contenute nel Fse debba essere registrato e riscontrabile da parte dell'assistito per via telematica. Il mancato consenso non potrà tuttavia mai pregiudicare il diritto all'erogazione della prestazione sanitaria.

Paolo Patruno


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