Attualità

mar42015

Assoluzione (parziale) per il bisfenolo A. Rimane un sorvegliato speciale.

Il bisfenolo A (Bpa) è un monomero che entra nella composizione delle plastiche di bottiglie, piatti e stoviglie (policarbonati), dei rivestimenti interni delle capsule di chiusura dei vasetti o delle lattine  (le resine epossidiche) e come additivo di molte altre plastiche, per la resistenza che conferisce. La legislazione comunitaria approva il suo utilizzo nella fabbricazione di materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (Moca), fissando un restrittivo limite di migrazione dal materiale all'alimento, vietandolo però nei biberon in policarbonato. Dal 2006 Efsa ha prodotto una serie di opinioni che via via hanno chiarito il rischio per la salute pubblica connesso alla presenza di questo materiale, che può accumularsi in tracce nell'organismo, sia per migrazione negli alimenti dai Moca sia per assorbimento cutaneo da altre fonti, come le polveri, i cosmetici e la carta termica (quella degli scontrini fiscali), che per i gruppi di popolazione al di sopra dei tre anni è la seconda fonte principale di esposizione esterna. Studi su animali hanno già fatto ipotizzare che il Bpa induca danni al fegato e ai reni (ma dosi 100 volte maggiori della Dgt - dose giornaliera tollerabile), sebbene non si conoscano i meccanismi di azione. L'ultima opinione del gennaio 2015, considerando tutte le fonti di esposizione (alimentari e non) e tutti i gruppi specifici di popolazione, es. neonati allattati al seno e artificialmente, neonati di età fino a 5 giorni, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi, adolescenti (10-18 anni) e donne in età fertile (18-45 anni), ha stabilito che le attuali dosi di esposizione non mettono in alcun rischio le diverse fasce di età, essendo l'assunzione calcolata da 3 a 5 volte al di sotto della Dgt, portata da Efsa in quest'ultima opinione da 50 a 4 microgrammi/kg di peso corporeo, che rappresenta una stima più corretta sulla base di informazioni proprie della sostanza ora disponibili (meno su valori standard predefiniti, come nelle precedenti valutazioni).
Il Bpa rimane però un sorvegliato speciale. Il recente e più restrittivo valore di Dgt è infatti provvisorio: sul calcolo hanno infatti pesato particolarmente le incertezze rispetto ai potenziali effetti sulla ghiandola mammaria, sul sistema di riproduzione, metabolico, neurocomportamentale e immunitario, in attesa dei risultati di studi ancora in corso, che porteranno a una più corretta comprensione del fenomeno.

Francesca De Vecchi


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