Clinica

gen122017

Tra le cause dell'obesità non solo gli stili di vita ma anche fattori genetici

Entro il 2030, 1,12 miliardi di adulti saranno obesi. Di conseguenza la diffusione delle malattie associate all'obesità, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari, sarà destinata ad aumentare in tutto il mondo. Sebbene l'obesità sia generalmente attribuita a uno squilibrio tra l'intake calorico e il dispendio di energia, recenti studi hanno dimostrato che i fattori genetici possono svolgere un ruolo considerevole nei confronti del metabolismo energetico e della suscettibilità all'obesità. Sono stati infatti identificati numerosi polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) associati all'obesità e alle malattie a essa correlate. In questo contesto, un grande numero di ricerche ha suggerito diverse interazioni tra i diversi SNP e i fattori ambientali modificabili, quali la dieta o l'attività fisica, anche se ancora scarse sono le informazioni riguardanti le interazioni tra il rischio genetico (RG) di sviluppare obesità e gli stili di vita, come la sedentarietà, la frequenza dei pasti, il consumo di acidi grassi polinsaturi, bevande zuccherate e cibi fritti.
Un recente studio osservazionale ha valutato il RG di obesità e la sua interazione con la dieta in 711 persone, effettuando misure antropometriche e di composizione corporea e registrando abitudini alimentari e livelli di attività fisica. I ricercatori hanno prelevato dai soggetti cellule epiteliali orali per l'identificazione di 16 SNP correlati all'obesità e al metabolismo dei lipidi. I risultati hanno dimostrato che i soggetti con un RG più alto (cioè con almeno 7 alleli di rischio) avevano in media un BMI, un livello di massa grassa, una circonferenza vita e un rapporto vita-altezza più alti rispetto agli individui con un RG più basso (con meno di 7 alleli di rischio). Inoltre, sono state evidenziate anche interazioni significative tra il RG di sviluppare obesità e il consumo di energia, proteine, grassi e carboidrati totali, proteine animali, acidi grassi saturi e carboidrati complessi. Questo studio fornisce nuove informazioni interessanti sulla relazione tra obesità e geni correlati al metabolismo lipidico e la loro modulazione da parte delle abitudini alimentari. È auspicabile in futuro che l'indagine dell'interazione tra RG di sviluppare l'obesità e dieta possa portare a terapie nutrizionali sempre più personalizzate, seguendo approcci individualizzati basati sul genotipo.

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Maurizio Battino, Francesca Giampieri


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