Clinica

gen102019

Bioimpedenziometria (bia) e hgs (handgrip) in pazienti candidati alla chirurgia bariatrica: una nuova prospettiva per la nutrizione applicata?

Nella pratica clinica metodologie ampiamente diffuse sono la bioimpedenziometria (BIA), per la valutazione della composizione corporea e la misura della forza di presa della mano (Handgrip strength-HGS) come indice di forza muscolare. L'obiettivo principale del nostro studio è stato di valutare nei pazienti obesi le relazioni dell'HGS con le variabili BIA che possono essere considerate come indicatori proxy della qualità del muscolo scheletrico (BIA qualitativa).
L'utilizzo della BIA è largamente diffuso nei pazienti con obesità perché non invasiva e di semplice esecuzione ed inoltre, con gli strumenti di ultima generazione, riesce a fornire risultati assolutamente rilevanti. È importate che sia eseguita in condizioni standardizzate, utilizzando formule validate e specifiche; a livello individuale va posta particolare attenzione soprattutto nei pazienti con condizioni cliniche che possano portare a variazioni quantitative della TBW e/o della sua distribuzione intra- ed extracellulare. La BIA permette di effettuare un'analisi della composizione corporea sulla base del modello tricompartimentale, fornendo informazioni di tipo sia quantitativo che qualitativo.
Sono stati studiati 127 soggetti obesi d'età 18-55 anni, di cui 50 uomini (età 32,4±9,6 anni; IMC 38,5±4,9 kg/m²) e 77 donne (età 35,8±10,4 anni; IMC 40,4±5,8 kg/m²). In tutti gli individui è stata effettuata la BIA (HUMAN IM-TOUCH, DS Medica-Milano) per la valutazione della composizione corporea.
L'HGS è stato effettuato con un dinamometro a maniglia digitale Takei, determinato su ambedue gli emilati, in alternanza, per tre volte; è stato preso in considerazione il valore più elevato delle sei prove.
Sono stati valutati i dati relativi all'HGS come espressione della forza muscolare, i rapporti multifrequenza (IR=Z a 250 kHz/Z a 5 kHZ) come espressione del rapporto acqua extracellulare/intracellulare e l'angolo di fase (PhA) come espressione della massa cellulare attiva.
Dalle indagini effettuate, è emerso che il valore medio di HGS era pari a 44,0 ±8,5 kg per i maschi e 28,2 ±5,3 kg per le femmine, l'IR medio risultava di 0,734±0,020 e di 0,762±0,018, mentre il PhA era rispettivamente di 7,2±0,7 gradi e di 6,3±0,7 gradi.
Per quanto concerne le relazioni tra HGS e variabili antropometriche, la regressione lineare multipla mostrava come l'HGS variasse in funzione di genere, età e statura (R² aggiustato=0,577, p<0,001) ma non di peso e IMC. In aggiunta al genere, le variabili della BIA qualitativa (IR o PhA) risultavano perditori dell'HGS con una R² aggiustato rispettivamente di 0,645, p<0,001 e 0,679, p<0,001.
In conclusione, le relazioni presenti fra HGS e BIA qualitativa suggeriscono come quest'ultima possa fornire informazione sulla qualità del muscolo anche nella grande obesità e come possano risultare metodiche da associare e sfruttare per migliorare le informazioni relative alla valutazione della composizione corporea in questi pazienti.

Fonti:
Stegen S, Derave W, Calders P, Van Laethem C, Pattyn P, et al. Physical fitness in morbidly obese patients: effect of gastric bypass surgery and exercise training. Obes Surg. 2011 Jan;21(1):61-70.

Linee Guida di chirurgia dell'obesità S. I.C.OB (Società Italiana di Chirurgia dell' Obesità e Malattie Metaboliche). Edizione 2016

Dodds RM, Syddall HE, Cooper R, Benzeval M, Deary IJ, Dennison EM, et al. Grip strength across the life course: normative data from twelve British studies. PloS one. 2014;9(12):e113637.

Valentina Antognozzi


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