Clinica

giu212017

Intervento nutrizionale nei pazienti adulti con trapianto di rene

Il trapianto di rene è un trattamento d'eccellenza per l'insufficienza renale cronica (IRC) in quanto garantisce evidenti vantaggi in termini di sopravvivenza e qualità di vita dei pazienti oltre a ridurre i costi sanitari rispetto alle terapie dialitico/conservative. Possiamo evidenziare tre distinti momenti dell'intervento nutrizionale (i primi due ampiamente descritti in letteratura e il terzo di crescente diffusione nella pratica clinica).

La prima fase riguarda l'immediato post operatorio (periodo acuto di 3-4 mesi) quando la stabilizzazione della terapia immunosopressiva è accompagnata da fabbisogni nutrizionali elevati: 30-48 Kcal/kg di peso ideale (p.i.) con 1,4 g di proteine per Kg p.i.. L'igiene alimentare e l'indicazione all'uso di cibi a bassa carica batterica risulta il fulcro dell'intervento dietetico: il monitoraggio delle ingesta seguito con scrupolosità è solitamente accompagnato da buon appetito dei soggetti trapiantati salvo insorgenza di complicazioni.

Nella seconda fase l'obiettivo nutrizionale è quello di promuovere la salvaguardia funzionale dell'organo ricevuto. Alla dimissione post intervento è bene attivare un adeguato counselling volto a liberalizzare con criterio il regime alimentare nell'ottica di promuovere uno stile di vita sano che permetta al più presto un'adeguata ripresa dell'attività fisica. I fabbisogni sono schematicamente riassumibili in 30-35 Kcal/kg p.i. sopra i 60 anni di età, sino a 35-45 Kcal per i soggetti più giovani, con un apporto proteico 0,7-1 g/ kg di p.i.; gli apporti calorici devono comunque essere adattati ai fabbisogni individuali in caso di sovrappeso/obesità o sottopeso. L'apporto lipidico deve assestarsi sul 30% del totale con grassi saturi inferiori al 10%, mantenendo un adeguato quantitativo di grassi polinsaturi, colesterolo < 300mg/die. Gli zuccheri a rapido assorbimento saranno contenuti entro il 10% degli idrati di carbonio totali, stimolando il consumo di cibi integrali e prodotti a basso indice glicemico. Il Na sarà contenuto in caso di ipertensione entro gli 80 mmol/die, il potassio sarà da contenere solo in casi (molto rari) di iperpotassemia, quasi tutti i soggetti devono essere sorvegliati nell'assunzione di vitamina D e l'introduzione di liquidi normalizzata.

In ultimo, la terza fase. Purtroppo con il passare degli anni molti dei soggetti trapiantati possono presentare complicanze dismetaboliche in parte legate alle terapie immunosoppressiva (corticosteroidi che aumentano l'appetito) e inibitori della calcineurina (in grado di indurre alterazioni metaboliche tipo diabete, iperlipemie, aterosclerosi) e in parte dovute a predisposizioni individuali del soggetto a una nuova IRC. Si tratta di pazienti che hanno già provato la faticosa dipendenza dalla terapia dialitica e che fanno esplicita richiesta di salvaguardare le capacità funzionali del trapianto. Quali impostazioni nutrizionali suggerire?
In primo luogo è necessario un attento monitoraggio del peso corporeo che deve essere mantenuto nei limiti della normalità BMI 20-25 (Kg/m2). A tutti i soggetti è bene consigliare un'attività fisica quotidiana leggera (30-40 minuti/die di cammino a passo spedito o equivalenti di attività aerobica). Sul totale calorico delle ingesta, il 55% deve essere rappresentato da carboidrati complessi derivati da cibi ricchi di fibre, con riduzione degli zuccheri a rapido assorbimento: è consigliabile il consumo quotidiano di derivati dei cereali integrali come pane di segale e avena. L'apporto lipidico corrispondente al circa 30% del totale energetico deve essere apportato da grassi polinsaturi con particolare attenzione a equilibrare il rapporto omega6/omega3

Bibliografia:
1. The Nutritional Management of Adult Kidney Transplant Recipients Summary of the Evidencebased Guidelines, 2010. Clinical guidelines - transplantationEBG Kidney Transplant Nutrition. Summary for Dietitians_Endorsed.pdf;
2. Evidence based practice guidelines for the Nutritional Management of Adult Kidney Transplant Recipients, Developed by the NSW Renal Services Network, Transplant working group, Greater Metropolitan Clinic Taskforce, 2009. Clinical guidelines - transplantationEBP TransplantNutrition_Guidelines_FINAL_2009.pdf;
3. BMC Nephrology (2016) 17:102.
4. Chadban S. (2010) The CARI guidelines. Protein requirement in adult kidney transplant recipients. Nephrology (Carlton)15, Suppl. 1, S68-S71
5. Nutrizione33 16/2/2017 La gestione nutrizionale dell'insufficienza renale cronica: dalla teoria alla pratica

Paola Golzio


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