Attualità

ott222015

Arrivata l'opinione dell'Efsa: il consumo di insetti allevati correttamente non mette a rischio la salute umana

Il tanto atteso parere dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, sulla commestibilità degli insetti è arrivato l'8 ottobre, proprio alle porte della chiusura dell'esposizione universale Expo Milano 2015, che a questo tema ha dato ampio risalto. Richiesta dal Parlamento europeo, l'opinione Efsa ha legittimato la possibilità che, anche in Europa, gli insetti possano essere destinati all'alimentazione umana a patto che la produzione e lavorazione rispettino le regole piuttosto stringenti in vigore nella UE, in materia di produzione alimentare. Non c'è infatti una legislazione comune che ne regoli la produzione per il consumo: alcuni Stati membri (Belgio, Francia, Olanda) consentono la vendita di specie selezionate, altri come l'Italia, non ancora. Le prime conclusioni sono tuttavia incoraggianti e fanno uscire l'argomento dall'angolo delle curiosità sfiziose, consentendo al Parlamento europeo di porre le basi per l'elaborazione di un Regolamento valido in tutta la Ue. Dato per assodato che sono un potenziale importante di fonti proteiche, ciò che rimaneva da valutare attentamente era se e quanto consumare insetti potesse essere un rischio per la salute umana, dal momento che potenzialmente sono anche un veicolo di agenti patogeni (batteri, virus, parassiti, funghi e prioni), sostanze chimiche (metalli pesanti, tossine, farmaci veterinari, ormoni) e allergeni. I dati a disposizione non sono molti, ma ciò che afferma l'Efsa è che da un punto di vista biologico e chimico la sicurezza di consumo dipende da come l'insetto è allevato, dal suo nutrimento, dalla fase di crescita, dalla specie e dai metodi di trasformazione per farne ingredienti alimentari. Gli insetti destinati all'alimentazione umana dovranno essere dunque nutriti con mangimi autorizzati, escludendo, per ora, l'uso di scarti alimentari o letame o la raccolta in ambiente aperto (dove il pericolo che accumulino nel loro corpo sostanze come pesticidi e metalli pesanti è elevato): così facendo, cibarsi di insetti non sarà più rischioso di quanto non sia quello legato al consumo di altre tipologie di animali allevati per l'alimentazione umana, conclude l'Efsa. Buone notizie anche riguardo al timore che gli insetti possano veicolare prioni (proteine in grado di provocare encefalopatie letali come la malattia di Creutzfeldt-Jakob o "morbo della mucca pazza"): sembra che il rischio sia uguale o anche inferiore, ad altre fonti proteiche animali, quando i substrati di crescita degli insetti non contengono proteine di derivazione umana (letame) o da ruminanti.

EFSA Scientific Committee. "Risk profile related to production and consumption of insects as food and feed", EFSA Journal 2015 13(10):4257

Francesca De Vecchi


DALLE AZIENDE