Attualità

dic32015

L'eredità di expo per la salute: il cibo è moderazione, alternanza e conoscenza

Moderazione e alternanza: sono le parole di Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", nel riassumere il senso dell'annuale tavola rotonda organizzata da Mniaa (Mario Negri Institue Alumni Association), con il patrocinio del Consolato Generale di Svizzera e l'intervento di esperti ricercatori (1), dedicata al rapporto tra cibo, salute e pianeta. Da quando il biologo Ancel Keys ha riconosciuto nella dieta di alcune regioni mediterranee un "potenziale per l'eliminazione dell'epidemia della malattia coronarica, dell'ipertensione, dell'infarto", molti studi epidemiologici hanno valutato gli effetti di singoli nutrienti e alimenti sul rischio di malattia, con risultati spesso contraddittori. Lo studio della relazione fra malattia e singoli pattern dietetici ha invece in seguito confermato che quello mediterraneo è, oggi, il pattern più efficace nella prevenzione e mantenimento di uno stato di salute ottimale. Conoscere un alimento, quindi, partendo dalla lettura della sua etichetta è il primo passo, ben sapendo che la salute è un equilibrio di fattori che riguardano lo stile di vita nel suo complesso (attività fisica, fumo, assunzione di alcool e mantenimento di un peso adeguato). L'esposizione ad alcuni importanti fattori di rischio deriva anche dalle più comuni fonti alimentari: i cibi possono essere contaminati da agenti tossici naturali (micotossine o tossine botuliniche) o artificiali di origine antropica (idrocarburi policiclici aromatici, residui di pesticidi o farmaci veterinari). La salute dell'ambiente in cui viviamo e produciamo il nostro cibo è quindi altrettanto importante e l'impatto delle attività dell'uomo deve essere minimizzato. Il consumatore può limitare il consumo di certi cibi a rischio e variare il più possibile le sue fonti alimentari. A livello istituzionale, invece, è necessario promuovere tecniche agronomiche che rendano sostenibili i processi di produzione: tecniche oggi disponibili grazie all'ingegneria genetica, per esempio. Di scienza e ricerca si dovrebbe poter discutere con competenza, senza pregiudizi scientifici e senza benefici a priori attribuiti, come accade nei confronti degli alimenti biologici, espressione di un approccio ambientale rispettoso, per i quali tuttavia non è ancora stato dimostrato un sicuro vantaggio nutrizionale.

Dopo Expo 2015: cibo, salute, pianeta. Milano, 30/11/2015

Francesca De Vecchi


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