Professione

ott232015

Regolamentazione di telemedicina e cybermedicina

Il modo di relazionarsi tra specialista e paziente si sta evolvendo e, analogamente a molti altri ambiti, anche la medicina non è immune dal fenomeno della digitalizzazione delle informazioni, con conseguenti nuovi scenari in termini di interazione culturale, professionale, organizzativa e sociale. Si tratta di un fenomeno che assume una connotazione globale e che, pertanto, non riguarda i singoli contesti nazionali. 
La digitalizzazione ha dato vita a una serie di prassi che hanno rivoluzionato la medicina tradizionale. Il primo è la telemedicina, ovvero la pratica di erogare la medicina a distanza, che trova la principale espressione nel trasferimento di informazioni digitalizzate attraverso reti telematiche. Non si tratta però soltanto di questo. La digitalizzazione ha infatti introdotto tecniche di stampa industriali, circolazione seriale di trattati didattici e di informazioni.
La digitalizzazione comporta un flusso bidirezionale di informazioni da medico a paziente. In questa prospettiva, l'informazione in medicina può essere intesa come un elemento che diviene dato digitale e comporta, per il professionista, il rispetto della privacy, disciplinato dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
Attualmente uno dei maggiori problemi della telemedicina riguarda, per l'appunto, disposizioni in materia di privacy e, certamente, i dibattiti in corso non potranno esimersi dal considerare queste nuove prassi nei futuri sviluppi legislativi in tale ambito.
Il rispetto della privacy è al centro di un dibattito ancora più approfondito nel contesto della cybermedicina, altro aspetto della digitalizzazione del rapporto medico-paziente.
Mentre la telemedicina può essere convenzionalmente definita come la pratica di erogare assistenza sanitaria, effettuare diagnosi, consulti e terapie, trasferire dati sanitari ed effettuare didattica in campo medico, impiegando video e audio interattivi e strumenti in grado di veicolare dati a distanza, la nozione di cybermedicina comprende molteplici fenomeni che possono residuare all'esterno del tradizionale rapporto medico-paziente e, quindi, della prestazione professionale.
Se, da un lato, le principali problematiche giuridiche della telemedicina afferiscono al consenso informato, alla responsabilità civile e alla tutela della privacy, la cybermedicina incontra problemi giuridici relativi altresì al marketing telematico, alla pubblicità di prestazioni medici e alla veridicità delle informazioni a potenziali consumatori-pazienti.

Paolo Patruno

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