Clinica

giu242015

Prevenire e curare l'ipertensione arteriosa attraverso un consumo corretto di acqua

L'ipertensione viene definita da livelli pressori sistolici al di sopra di >/=140 mmHg e diastolici al di sopra di >/=90 mmHg, in accordo con la definizione fornita dalle Linee guida europee Esh/Esc. Tuttavia, mentre da un lato uno studio ha evidenziato come un'assunzione acuta di acqua (500 ml in 5 minuti) può aumentare la pressione in soggetti non ipertesi o con una leggera ipertensione, dall'altro si è visto come svolge una funzione di profilassi nel trattamento dell'ipotensione ortostatica. Oggi, l'evidenza scientifica è ancora debole e i dati presenti in letteratura non permettono di trarre conclusioni a riguardo della quantità di acqua consumata e il suo legame con l'ipertensione.
Rispetto al contenuto di sali minerali, le acque minimamente mineralizzate (residuo < 50 mg/L) e leggermente mineralizzate (residuo < 500 mg/L) hanno una scarsa quantità di minerali disciolti e sono particolarmente povere di sodio favorendo un migliore equilibrio elettrolitico e la riduzione della pressione arteriosa. Inoltre bisogna fare attenzione tra le acque sodiche (che hanno un contenuto in sodio > 200 mg/L) e quelle iposodiche (< 20 mg/L) cercando di preferire quest'ultime.
In uno studio svolto presso l'università di Tel Aviv, si è visto come la pressione dei neonati aumenti diluendo il latte in polvere con dell'acqua che ha un alto contenuto in sodio (196 mg/l).
Un altro micronutriente da non sottovalutare è il potassio, che è fondamentale nella regolazione della pressione sanguigna. La quantità di potassio che si trova nelle acque mediominerali (> 500 < 1000 mg/L) è bassa, spesso intorno a 1 mg/L. Tuttavia, non bisogna dimenticare il legame tra calcio e pressione arteriosa. Un'acqua minerale è definita calcica quando ha un contenuto superiore a 150 mg/L.
Alla luce dei dati che abbiamo, la scelta dell'acqua non è da sottovalutare e deve essere consapevole in base alle proprie condizioni di salute. Si raccomanda, quindi, di bere con moderazione a intervalli regolari lungo tutta la giornata anche quando non si avverte il senso di sete ed è consigliabile scegliere acque oligominerali con un basso contenuto di sodio ed elevata concertazione di calcio e potassio, per mantenere un buono stato di salute nei pazienti con ipertensione.

Per approfondire:   
Mancia, G., et al., 2013 ESH/ESC Guidelines for the management of arterial hypertension The Task Force for the management of arterial hypertension of the European Society of Hypertension (ESH) and of the European Society of Cardiology (ESC). European heart journal, 2013. 34(28): p. 2159-2219.

Callegaro, C., et al., Acute water ingestion increases arterial blood pressure in hypertensive and normotensive subjects. Journal of human hypertension, 2007. 21(7): p. 564-570.

Schroeder, C., et al., Water drinking acutely improves orthostatic tolerance in healthy subjects. Circulation, 2002. 106(22): p. 2806-2811.

Lu, C.-C., et al., Water ingestion as prophylaxis against syncope. Circulation, 2003. 108(21): p. 2660-2665.

Popkin, B.M., K.E. D'Anci, and I.H. Rosenberg, Water, hydration, and health. Nutrition reviews, 2010. 68(8): p. 439-458.

Manz, F. and A. Wentz, The importance of good hydration for the prevention of chronic diseases. Nutrition reviews, 2005. 63(suppl 1): p. S2-S5.

Simone Perna


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