Clinica

lug162015

Strategie per incrementare la disseminazione globale dei trattamenti psicologici

Molti sono i trattamenti farmacologici e psicologici efficaci per i disturbi mentali, ma troppe le persone che non ne beneficiano, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. A tal proposito, Christopher Fairburn (direttore del Centro di ricerca sui Disturbi del comportamento alimentare presso l'Università di Oxford) e Vikram Patel (direttore del Centro globale per la salute mentale, Cgmh) hanno recentemente suggerito due strategie generali: incrementare il numero di terapeuti in grado di effettuare trattamenti psicologici efficaci, grazie alla formazione a distanza di operatori sanitari meno qualificati; promuovere l'uso di altre forme di trattamento, come il web. A Oxford è in corso di valutazione un progetto che mira a formare terapeuti sulla terapia cognitivo comportamentale migliorata (Cbt-E) per la cura dei disturbi dell'alimentazione e sull'attivazione comportamentale per la cura della depressione (Ba): un sito web descrive e illustra il trattamento in grande dettaglio e incorpora funzionalità per aiutare gli allievi ad afferrare i concetti chiave e a padroneggiare le principali procedure. Presso il centro Credo di Oxford, si sta studiando la possibilità di somministrare la Cbt-E online (un trattamento chiamato Cbt-i) per la cura dei disturbi dell'alimentazione: il sito online è in costruzione, ma sarà accessibile direttamente tramite i comuni motori di ricerca e potrà essere utilizzato senza l'intervento di un medico o di un terapeuta, garantendo una migliore accessibilità ai trattamenti psicologici basati sull'evidenza. Ciò che rende interessante i trattamenti centrati sul web è la possibilità di personalizzarli abbinando le caratteristiche dell'individuo ai suoi problemi specifici. Trattamenti online possono anche essere progettati per lo scambio di informazioni in tempo reale con applicazioni smartphone compatibili, una caratteristica che potrebbe migliorare la loro efficacia. Le due strategie suggerite da Fairburn e Patel sono in linea con gli obiettivi del programma inglese "Improving Access to Psychological Treatments (Iapt)", che si è posto l'obiettivo di formare persone meno qualificate, incluso i pari, ad assumere compiti che sono stati precedentemente intrapresi da persone più qualificate (task shifting).  Applicato agli interventi di salute mentale, il task shifting è utilizzato principalmente in setting con scarse risorse, anche se è rilevante per l'assistenza sanitaria in generale. La maggiore preoccupazione nei confronti del task shifting è la compromissione della qualità delle cure, anche se gli studi eseguiti indicano che questo rischio non si riscontra e lo stesso sembra essere vero per i trattamenti psicologici.

Fairburn CG & Patel V, The Global Dissemination of Psychological Treatments: A Road Map for Research and Practice. Am J Psychiatry 171:5, May 2014

Riccardo Dalle Grave


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