Clinica

lug212015

Calcolosi renale e consumo di acqua. Indicazioni per una corretta prevenzione

Come dimostrano gli ultimi dati riportati dall'Istat, la calcolosi renale è oggi una patologia la cui frequenza in Italia è aumentata notevolmente negli ultimi vent'anni e che è destinata ad aumentare ancora. Inoltre, l'elevata incidenza e l'importante tasso di recidività che la contraddistinguono hanno chiarito come la prevenzione sia il primo obiettivo da perseguire. La strategia più efficace, sia per la prevenzione sia per la terapia, consiste nell'aumento dell'intake idrico giornaliero. Ciò prevede l'introduzione di elevate quantità di liquidi, distribuendo l'assunzione nei vari momenti della giornata fino ad arrivare a ottenere una diuresi giornaliera superiore al litro e mezzo.  Si consiglia l'assunzione di almeno due litri di acqua oligominerale nelle 24 ore, lontana dai pasti, privilegiando l'assunzione soprattutto nelle prime ore della giornata, prima della colazione. È altresì opportuno mantenere costante una corretta assunzione anche durante le ore serali, prima del riposo, soprattutto per evitare una eccessiva concentrazione delle urine nelle ore notturne. Si raccomanda di evitare eccessive introduzioni durante i pasti, per l'inevitabile perdita dell'effetto diuretico e per le possibili interferenze sulle funzioni digestive, a causa di elevata diluizione dei succhi gastrici. È importante preferire l'acqua più indicata attraverso la lettura del contenuto di minerali presente sull'etichetta. Generalmente la scelta ricade su acque minimamente mineralizzate, con residuo fisso inferiore ai 50 mg/dl. Queste ultime però sono poco diffuse in commercio e per tale motivo la scelta ricade su acque oligominerali con un residuo fisso di 500 mg/dl. Anche il contenuto di alcuni specifici minerali presenti nell'acqua risulta essere fondamentale per la prevenzione: un'elevata introduzione di potassio è infatti in grado di ridurre il rischio di calcolosi del 30-50%; al contrario, un'eccessiva concentrazione di sodio determina un aumento del rischio di insorgenza o recidiva.

Per approfondire:
T. Arcidiacono, A. Terranegra, R. Biasion, L. Soldati, G. Vezzoli. La calcolosi renale di calcio. prospettive diagnostiche e preventive. Giornale Italiano di Nefrologia 2007;24(6):535-546.

A. Costantini, E. Cruciani. studio clinico-sperimentale su un'acqua oligominerale: attività diuretica e litoespulsiva. Estratto dal volume Medicina Clinica Termale 1993;22:21-231.

Simone Perna


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