Clinica

lug192016

Consigli per affrontare lo stigma dell'obesità

Le persone che sono sovrappeso in eccesso sono spesso considerate pigre e mancanti di autodisciplina e forza di volontà, nonostante oggi sia ampiamente riconosciuto che l'obesità derivi dalla combinazione complessa di fattori genetici, ambientali e comportamentali. Numerosi studi hanno evidenziato che lo stigma nei confronti dell'obesità, se praticato dai professionisti della salute, può portare le persone in eccesso di peso a evitare le cure sanitarie e a compromettere l'aderenza al trattamento.
Negli ultimi anni stanno crescendo movimenti impegnati contro lo stigma nei confronti dell'obesità: esempi sono il "National Association to Advance Fat Acceptance" in USA e il "Comitato Italiano per i Diritti delle persone affette da Obesità e disturbi alimentari (Cido)" in Italia. Sebbene questi movimenti svolgano un ruolo fondamentale nel combattere lo stigma, non è pensabile che ogni persona affetta da obesità difenda i propri diritti impegnandosi in un movimento di questo tipo, cosa che comporta fra l'altro dei rischi che vanno attentamente valutati. In queste scelte, infatti, si è spesso spinti dalla rabbia, che non è un buon fattore motivante soprattutto perché alla lunga può portare a sviluppare disturbi d'ansia e di stress; inoltre, le molte battaglie che una persona rischia di perdere in questa lotta potrebbero portarla a demoralizzarsi e diventare ancora più adirata.
Per la maggior parte delle persone affette da obesità è più ragionevole non lottare contro lo stigma, ma imparare a gestirlo e ad affrontarlo in modo efficace. Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti che un terapeuta può dare ai sui pazienti.
Smettere di autosvalutarsi e di guardare alle imperfezioni dentro di sé per spiegarsi le critiche che sono fatte nei riguardi del proprio aspetto fisico; cercare di riflettere sul fatto che la discriminazione deriva da stereotipi sbagliati applicati a un intero segmento della società piuttosto che alla propria personalità.
Imparare a rispondere in modo assertivo alle critiche fatte al proprio aspetto fisico (per es. Critica: "Oh, saresti una ragazza molto carina se solo perdessi un po' di peso" - Risposta: "Io mi piaccio così come sono").
Ridurre l'enfasi sull'importanza psicologica e sociale dell'aspetto fisico; gli stereotipi sociali possono influenzare i primi incontri, ma in seguito hanno poco peso nello sviluppo delle relazioni interpersonali.
Evitare di fare confronti sull'aspetto fisico con le persone più magre; non sono utili e spesso perpetuano la sensazione di insoddisfazione corporea. Cercare invece di guardare altri aspetti delle persone come il loro modo di comportarsi, di parlare e di interagire con gli altri. Il peso è solo un aspetto delle persone.

Per approfondimenti:

Dalle Grave R (2001). Terapia Cognitivo Comportamentale dell'obesità. Positive Press:, Verona
Di Pauli D (2016). Where's Icarus? Stigma based on weight that no one wants to see. A candid answer to "A candid discussion of obesity. Eat Weight Disord. 2016 Jun 7.

Riccardo Dalle Grave

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