Clinica

ott192017

Pazienti affetti da cirrosi. L'intervento nutrizionale mirato a migliorare la qualità della vita

La cirrosi epatica è una malattia cronico-degenerativa del fegato caratterizzata da fibrosi nodulare diffusa, ipertensione portale e disfunzione epatica progressiva. Oltre agli effetti diretti sull'organo, è caratterizzata da importanti conseguenze extraepatiche, come la riduzione significativa della massa e della funzione muscolare e della tolleranza all'esercizio. La sarcopenia, la debolezza muscolare e la fragilità fisica sono considerati predittori indipendenti di mortalità nei pazienti cirrotici: questi fattori prognostici avversi sono potenzialmente modificabili con interventi di stile di vita, come un adeguato apporto nutrizionale e una discreta attività fisica. Tra le barriere che incontrano questi pazienti nel raggiungere un adeguato apporto nutrizionale vi sono dei sintomi caratteristici di questa patologia: la nausea, la riduzione dell'appetito, il gusto alterato del cibo. Alcuni studi hanno evidenziato come i pazienti epatopatici abbiano una percezione alterata del gusto umami e del salato rispetto alla popolazione sana, mentre risulta essere accentuata la percezione del dolce. Questo potrebbe in qualche modo giustificare il fatto che solo una piccola parte dei pazienti cirrotici assume una quota adeguata di proteine (1.2-1.5 g/kg/die), perché il gusto umami è legato alla palatabilità delle proteine animali. Inoltre questi pazienti tendono a perdere l'interesse per il cibo, a non curandosi più della scelta degli alimenti da acquistare e a perdere interesse nella preparazione dei piatti. È fondamentale quindi che il supporto nutrizionale in questi pazienti, non sia solo prescrittivo, mirato a prevenire o trattare la malnutrizione, le complicanze ad essa legate e correggere l'encefalopatia, ma miri a fronteggiare le difficoltà che il soggetto incontra ogni giorno e a supportarlo nel raggirare l'ostacolo, fornendo ad esempio dei consigli per incrementare le proteine vegetali e raggiungere la quota di aminoacidi di cui ha bisogno utilizzando degli schemi vegetariani, suggerire di leggere le etichette nutrizionali dei prodotti prima di acquistare gli alimenti, supportarlo nella scelta dei cibi e nella stesura di menu giornalieri o attraverso Oral Nutritional Supplements (ONS) in genere ben tollerati da questa tipologia di pazienti. Sarebbe utile, come suggerito da alcuni autori canadesi, sottoporre i pazienti cirrotici a delle semplici domande per screenare i soggetti più a rischio, in modo da indirizzarli possibilmente a un team multidisciplinare (es. dietista e dottore in scienze motorie), per migliorarne lo stato di salute e la qualità della vita.  

Fonti:
Liver Transpl. 2012 Oct;18(10):1209-16. doi: 10.1002/lt.23495.
Saudi J Gastroenterol. 2017 Mar-Apr;23(2):97-104. doi: 10.4103/1319-3767.203357.
Eur J Gastroenterol Hepatol. 2012 Dec;24(12):1400-5. doi: 10.1097/MEG.0b013e3283589f63.

Elisa Mazza


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