Clinica

set252018

Interventi comportamentali nelle persone affette da obesità: raccomandazioni della USPSTF

La US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha pubblicato nel numero del 18 settembre di JAMA le raccomandazioni del 2018 per i trattamenti dell'obesità finalizzati a prevenire la morbilità e mortalità associata all'obesità negli adulti. Le nuove raccomandazioni, che aggiornano quelle del 2102, si sono basate su una revisione delle evidenze disponibili sugli interventi comportamentali e farmacologici di perdita o di mantenimento del peso e sono riservate agli adulti con un Indice di Massa Corporea (IMC) ≥ 30 kg/m2.
Le raccomandazioni della USPSTF iniziano ricordando che più del 35% degli uomini e del 40% delle donne negli Stati Uniti hanno una condizione di obesità. L'obesità è associata a problemi di salute come l'aumento del rischio di malattia coronarica, diabete di tipo 2, vari tipi di cancro, calcoli biliari e disabilità. L'obesità è anche associata con un aumentato rischio di morte, in particolare tra gli adulti di età inferiore ai 65 anni.
La USPST ha trovato un'adeguata evidenza a supporto degli interventi comportamentali intensivi di perdita di peso a componenti multiple nel favorire la riduzione clinicamente significativa del peso, e la diminuzione dell'incidenza del diabete di tipo 2 negli adulti con obesità ed elevati livelli di glicemia. L'USPSTF ha trovato anche che gli interventi comportamentali finalizzati al mantenimento del peso, rispetto a quelli di controllo, determinano un minor tasso di recupero ponderale.
Gli interventi comportamentali a componenti multiple, essendo non invasivi, sono associati a danni nulli o minimi negli adulti con obesità. Sulla base di queste evidenze la USPST ha concluso con moderata certezza che offrire o raccomandare interventi comportamentali intensivi di perdita di peso a componenti multiple ha un beneficio netto moderato (livello di evidenza B). Gli interventi comportamentali intensivi di perdita di peso a componenti multiple analizzati dalla USPSTF sono stati progettati per aiutare i partecipanti a raggiungere o mantenere una perdita di peso ≥ 5%. Questa entità di calo ponderale è considerata clinicamente importante dalla US Food and Drug Administration. Gli interventi comportamentali intensivi includono componenti multiple che combinano il cambiamento della dieta e l'aumento dell'attività fisica con procedure comportamentali, come l'automonitoraggio del peso, la risoluzione dei problemi per identificare gli ostacoli, il sostegno tra i pari, e la fornitura di strumenti che supportano la perdita e il mantenimento del peso (per es. pedometri, bilance per pesare gli alimenti, video che illustrano gli esercizi fisici da eseguire). La maggior parte degli interventi è durata da 1 a 2 anni e ha incluso almeno 12 sedute nel primo anno e sono stati raramente somministrati in gruppo o individualmente da diversi professionisti, come i dietisti, psicologi, fisiologi dell'esercizio fisico, consulenti della modificazione dello stile di vita e altre figure, ma raramente dal medico di famiglia.
La USPSTF conclude raccomandando di effettuare screening per identificare i livelli anormali di glucosio nel sangue e il diabete di tipo 2, l'elevata pressione arteriosa, l'uso di statine e aspirina nelle persone a rischio di malattie cardiovascolari e l'obesità nei bambini e negli adolescenti. Inoltre, raccomanda di effettuare un counseling per smettere di fumare tabacco e di offrire interventi di consulenza comportamentale per promuovere una salutare alimentazione e attività fisica per la prevenzione delle malattie cardiovascolari negli adulti con e senza i più comuni fattori di rischio.
Le nuove raccomandazioni della USPSTF, sebbene siano rivolte ai clinici americani, possono fornire a mio avviso degli spunti interessanti per i medici e i terapeuti italiani che si occupano della gestione dell'obesità. In particolare, è apprezzabile che abbiano indicato l'obiettivo di un calo di peso ≥ 5% per ottenere miglioramenti clinicamente significativi nei pazienti affetti da obesità. Inoltre, è condivisibile la raccomandazione di somministrare ai pazienti programmi di perdita di peso a componenti multiple che associano la prescrizione dietetica e dell'attività fisica a procedure derivate dalla terapia comportamentale per aumentare l'aderenza a uno stile di vita orientato alla gestione del peso a lungo termine. È auspicabile che le procedure comportamentali raccomandate, purtroppo scarsamente applicate dai clinici italiani, siano insegnate nei percorsi di formazione universitari e post-universitari e implementate in tutti protocolli di gestione dell'obesità.

Fonte:
US Preventive Services Task Force Recommendation Statement. Behavioral Weight Loss Interventions to Prevent Obesity-Related Morbidity and Mortality in Adults US Preventive Services Task Force Recommendation Statement. JAMA. 2018;320(11):1163-1171. doi:10.1001/jama.2018.13022

Riccardo Dalle Grave

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