Clinica

set272018

Vegplate junior: arriva anche la guida di nutrizione vegana per i bambini

Pubblicata sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics il VegPlate Junior, la linea guida pratica per elaborare diete a base vegetale per bambini e adolescenti, a breve distanza da quelle dedicate all'adulto e alla donna in gravidanza e allattamento - il cosiddetto "PiattoVeg"(VegPlate).

Il VegPlate Junior è una guida pratica pensata per elaborare diete a base vegetale dall'infanzia fino all'adolescenza ed è rappresentato graficamente da un piatto, diviso in sei spicchi corrispondenti ai sei gruppi alimentari vegetali, derivati dalla tradizione mediterranea, tutti disponibili nel nostro territorio: cereali, legumi e derivati, frutta secca e semi oleosi, verdure, frutta, oli. Per i bambini dai 6 a 12 mesi la raffigurazione include anche un settimo spicchio, quello del latte materno o, in sua assenza, del latte di formula. Per ogni gruppo è stata calcolata la dimensione media e la composizione nutrizionale di una "porzione" e per i diversi fabbisogni calorici è stato stabilito il numero di porzioni per ciascun gruppo utili a raggiungere l'adeguatezza della dieta, vale a dire il raggiungimento dei fabbisogni nutrizionali, anche quelli spesso additati come carenti nelle diete a base vegetale: proteine, ferro, calcio. La vitamina B12 è l'unico nutriente che va assunto sotto forma di integratore (da colture batteriche), sia nel caso di una dieta vegana che nel caso di una dieta latto-ovo-vegetariana. Seguendo le indicazioni del PiattoVeg, pediatri, nutrizionisti e dietisti possono costruire un menù giornaliero o settimanale perfettamente adeguato senza la necessità di fare ulteriori calcoli. Abbiamo chiesto un commento in merito alle linee guida a Luciana Baroni, medico specialista in Neurologia e Geriatria e presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV, che insieme a Maurizio Battino, Professore Associato all'Università Politecnica delle Marche e direttore del Master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana della medesima Università e Silvia Goggi, medico specialista in Scienza dell'Alimentazione presso la casa di Cura San Pio X - Humanitas di Milano, è autrice dell'articolo.

Come sono state accolte le linee guida dagli specialisti?
La guida è stata accolta per quello che era nelle nostre intenzioni, cioè un metodo facilitante che permette di realizzare menù ottimali a base vegetale, che rispettino le raccomandazioni nutrizionali correnti e senza bisogno di calcoli complicati. Quello che ci auguriamo è che possa rappresentare anche lo starter di un mutamento di paradigma, fornendo il modello anche per la realizzazione di diete onnivore che rispettino le raccomandazioni nutrizionali sulla limitazione dei cibi animali e sull'abbondanza di cibi vegetali.
Quali sono gli elementi più critici, in merito agli apporti nutrizionali?
Ci sono elementi critici sia nella dieta onnivora (solo per fare degli esempi vitamina C, fibra, ferro, potassio, vitamina D e vitamina B12) che nella dieta vegetariana. Le attenzioni relative ai nutrienti critici della dieta vegetariana, che sono omega-3, vitamina D, vitamina B12 e calcio, sono contenute nelle raccomandazioni particolari della guida, che suggerisce essenzialmente quali siano le modalità per assicurarsi adeguate quantità di questi nutrienti.
Quali sono le difficoltà pratiche nell'applicazione della dieta?
Qualunque dieta per essere "Healthy" deve apportare sia nutrienti che sostanze protettive e limitare le componenti dannose. Quindi qualunque tipo di dieta va attentamente pianificata: questo non vuol dire che i genitori debbano impazzire su menù rigidi, vuol dire semplicemente fornire le indicazioni necessarie in modo semplice, delle linee generali di comportamento da adattare caso per caso, sulla base delle preferenze del bambino. I genitori devono capire che l'organismo del bambino non è il cesto della biancheria sporca dove "tutto quello che non strozza ingrassa", ma che invece sin dalle primissime fasi della sua vita quel che il piccolo mangia avrà ripercussioni sulla sua salute, soprattutto a lungo termine. E' quindi importante educare i genitori, che a loro volta dovranno educare i bambini.
Ci sono esempi simili all'estero?
Questa rappresenta la prima guida che fornisce informazioni dettagliate sulla realizzazione di menù a base vegetale nel bambino, distinguendo per età e fabbisogno calorico. Non ce ne sono altre a livello internazionale, per questo ci siamo accertati che le indicazioni soddisfino non solo le raccomandazioni nutrizionali italiane, ma anche quelle americane.
In merito alle mense scolastiche, si è pensato ad un piano di divulgazione per gli operatori e di implementazione nelle scuole?
Ci stiamo lavorando, ma c'è molta resistenza in merito. Purtroppo, anziché essere presentato - nell'interesse della salute pubblica - come un modello alimentare a cui tendere, il modello vegetariano viene indicato come inadeguato, sulla base di retaggi culturali che non sono assolutamente supportati dai fatti (e le tabelle nutrizionali che abbiamo inserito nel Paper lo dimostrano). Stiamo però offrendo, come Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, giornate di insegnamento teorico e pratico alla cucina vegana, con il nostro chef Alberto Berto, agli studenti degli istituti alberghieri, i futuri chef, quindi.

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