Scienza

lug62015

Steroli e stanoli vegetali migliorano la dislipidemia e abbassano il rischio cardiovascolare

Gli steroli e gli stanoli sono composti bioattivi, simili nella struttura al colesterolo e presenti principalmente negli oli vegetali e nei cereali, quali frumento e segale. Gli steroli più diffusi e comuni sono il sitosterolo e il camposterolo, gli stanoli il sitostanolo e il campostanolo. Nella tipica dieta occidentale, l'assunzione media giornaliera si attesta intorno ai 300 mg, mentre può raggiungere i 600 mg nei vegetariani.
L'interesse per questi composti alimentari nasce dal fatto che il loro consumo sembra essere correlato a un miglioramento della dislipidemia e a un abbassamento del rischio cardiovascolare. Secondo una recente revisione, pubblicata sulla prestigiosa rivista Atherosclerosis, il consumo quotidiano di 2 g di steroli/stanoli porta a una significativa inibizione dell'assorbimento del colesterolo e a una marcata riduzione dei livelli di Ldl (8-10%) in soggetti sani; inoltre la dose elevata di 2 g/die non ha causato effetti avversi sulla salute a lungo termine. Tale effetto è stato poi riscontrato anche in soggetti malati: in pazienti dislipidemici, il consumo di 2 g di steroli/stanoli ha portato infatti a un abbassamento importante dei livelli di Ldl e di trigliceridi (6-9%); in parallelo, in modelli cellulari e animali di aterosclerosi si è riscontrata una significativa diminuzione dei markers infiammatori e della formazione della placca aterosclerotica in seguito a trattamento con steroli/stanoli.
Sulla base dei risultati ottenuti, gli autori concludono che il consumo di steroli/stanoli può essere consigliato in soggetti senza farmacoterapia che presentano elevati livelli di colesterolo e un rischio cardiovascolare medio basso, in soggetti ad alto rischio cardiovascolare come coadiuvante della terapia farmacologica, in soggetti intolleranti alle statine, e negli adulti e bambini (> 6 anni) con ipercolesterolemia familiare. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per affrontare problematiche ancora irrisolte quali la valutazione del consumo di steroli/stanoli vegetali in pazienti affetti dalla sindrome metabolica, così come la mancanza di trials clinici.

Atherosclerosis 232(2014);346-360

Silvia Ambrogio


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