Scienza

mar242016

Deficit di zinco: come si identifica?

Lo zinco è un micronutriente essenziale perché assolve a funzioni strutturali, di regolazione e di catalisi, oltre a essere protagonista di molteplici processi metabolici. La sua omeostasi cellulare e tissutale è strettamente controllata ed è molto difficile valutare deficit e eccessi di questo minerale.  Nell'ambito dello sviluppo e validazione di biomarcatori per la nutrizione e la salute (Bond, Biomarkers di Nutrizione per lo Sviluppo), si raccomandano 3 misurazioni per la valutazione dello stato di zinco: l'assunzione di zinco nella dieta, la concentrazione di zinco nel plasma (Pzc), e l'altezza per età dei neonati e dei bambini in crescita. È importante stimare con attenzione la quantità di zinco nella dieta effettivamente disponibile per l'assorbimento, valutando con attenzione alimenti che lo contengono e che sono ricchi in fitati. Questa prima valutazione può essere utilizzata per identificare individui e popolazioni a rischio di carenza di zinco. La concentrazione plasmatica risponde a variazioni di apporto di zinco alimentare, sia in termini carenziali, sia in termini di eccessive supplementazioni e anche questo parametro concorre a identificare individui e popolazioni a rischio di deficit di zinco. Si riscontrano però differenze: le concentrazioni plasmatiche rispondono meno allo zinco naturalmente contenuto nel cibo piuttosto che alle quantità presenti in un integratore assunto tra i pasti e vi è una notevole variabilità interindividuale. Altro limite: la variabilità data dalla composizione del pasto precedente, dall'ora del giorno, da infiammazione, alcuni farmaci e ormoni. Dei potenziali indicatori funzionali di zinco, la crescita è l'unico raccomandato e un incremento della crescita in risposta a un aumento dell'introito di zinco viene letto come una carenza preesistente di questo nutriente. Esistono in letteratura altri indicatori funzionali quali l'attività o la quantità di enzimi e proteine zinco-dipendenti, biomarcatori di stress ossidativo, infiammazione o danno al DNA, ma nessuno è raccomandato per la valutazione nutrizionale in ambito clinico.

Approfondimenti:
King JC, Brown KH, Gibson RS, Krebs NF, Lowe NM, Siekmann JH, Raiten DJ. Biomarkers of Nutrition for Development (BOND)-Zinc Review. J Nutr. 2016 Mar 9.

Silvia Ambrogio

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