Scienza

giu72016

Approcci nutrizionali nei bambini con malattia infiammatoria intestinale

Un'interessante review tutta italiana appena pubblicata su Nutrients prende in esame il coinvolgimento delle scelte alimentari nell'eziologia e nel perpetrarsi di una condizione infiammatoria a carico dell'apparato intestinale nei bambini. L'eziologia della malattia è ritenuta multifattoriale, un gioco di genetica, ambiente, microbiota e immunologia. Nella componente ambientale, l'alimentazione è sotto stretta osservazione e diversi studi epidemiologici hanno dimostrato una crescente incidenza nei Paesi in cui la malattia è più diffusa, come l'Europa e il Nord America, e la "nascita" della patologia in nuovi paesi in cui si è diffusa la dieta "occidentale", ad alto contenuto di grassi e proteine ma povera di frutta e verdura. L'ipotesi di fattori dietetici che influenzano l'infiammazione intestinale può essere spiegata attraverso diversi meccanismi biologici, tra cui la presentazione dell'antigene, il cambiamento nell'equilibrio delle prostaglandine, e l'alterazione della microflora. Per quanto riguarda l'eziologia, i dati pediatrici disponibili, soprattutto da studi caso-controllo, suggeriscono che i modelli alimentari caratterizzati da consumi di carni, cibi grassi, dolci, e un elevato apporto di zuccheri sono associati ad aumentato rischio di malattia. Al contrario, il consumo abituale di verdura, frutta, pesce, olio d'oliva e pane integrale rappresenta un fattore di protezione. A parte l'eziologia, l'alimentazione gioca un ruolo significativo nel trattamento della malattia. Tra gli approcci nutrizionali tradizionali, la nutrizione enterale esclusiva è un metodo ampiamente studiato, ben consolidato e validato, per la remissione della malattia pediatrica di Crohn, con vantaggi quali il controllo di alterazioni infiammatorie, la guarigione della mucosa, benefici positivi per la crescita e lo stato nutrizionale generale, oltre al beneficio di evitare altre terapie. Si stanno poi prospettando altri approcci nutrizionali, basati su modifiche delle abitudini alimentari tese a escludere alcune famiglie di nutrienti: la Specific Carbohydrate Diet e la dieta di esclusione per la malattia di Crohn sono ora sotto i riflettori. I limiti dell'approccio emersi finora, ovvero la scarsa compliance e il rischio di deficit nutrizionali, richiedono nuovi ampi studi controllati, soprattutto nella popolazione pediatrica, poiché comunque a oggi i risultati ottenuti con questi nuovi approcci sono promettenti ma non abbastanza forti per raccomandare questi interventi nella pratica clinica.

Per approfondimenti:
Penagini F, Dilillo D, Borsani B, Cococcioni L, Galli E, Bedogni G, Zuin G, Zuccotti GV. Nutrition in Pediatric Inflammatory Bowel Disease: From Etiology to Treatment. A Systematic Review. Nutrients. 2016 Jun 1;8(6).

Silvia Ambrogio

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