Scienza

gen192017

L'intuitive-eating manifesta la capacità di autoregolazione alimentare dell'uomo

Si sente spesso parlare dell'intuitive-eating, che tradotto letteralmente significa mangiare in modo intuitivo e nella pratica rappresenta quella modalità di alimentarsi assecondando sia i fisiologici segnali di fame e sazietà sia in risposta alle emozioni, senza tenere in considerazione cibi preferibili e sconsigliati. L'evidenza supporta un'associazione inversa tra questa modalità di alimentarsi con l'indice di massa corporea (BMI), ma poco si sa circa la sua associazione con la reale assunzione di cibo. Con l'obiettivo di fare chiarezza il team di ricerca francese ha voluto esaminare la relazione tra l'intuitive-eating e l'assunzione di cibo in un generico ampio campione della popolazione adulta. Per questo sono stati inclusi in questa analisi trasversale oltre 9000 persone, uomini e donne di 31+/- 18 anni, che hanno preso parte alla coorte NutriNet-Santé. Per la valutazione dell'intuitive-eating è stata utilizzata la versione francese convalidata della scala di consumo intuitivo che prevede di mangiare per ragioni fisiche, emotive, dipendenza da fame e sazietà e il permesso incondizionato di mangiare; l'assunzione di cibo è stata valutata utilizzando un diario alimentare autoriportato delle 24 ore. Nelle donne in cui ha prevalso l'alimentazione per ragioni fisiche hanno assunto un minor apporto energetico e una minor predilezione per dolci e grassi alimentari, ma una maggiore assunzione di cereali integrali, mentre in questi uomini si è registrato un minor consumo di prodotti lattiero-caseari, carne, pesce, uova. Al contrario, chi ha mangiato prevalentemente per le altre ragioni ha assunto una maggiore quantità di energia e cibo non salutare e ha mangiato poca frutta, verdura, e cereali integrali. Questi risultati indicano quindi il valore della capacità di autoregolazione alimentare dell'uomo, capacità propria del mondo animale, e dal punto di vista della salute pubblica suggeriscono l'importanza di sviluppare strategie per promuovere una consapevole alimentazione in risposta ai segnali di fame e sazietà.

Bibliografia:
J Nutr. 2017 Jan;147(1):61-69.

Silvia Ambrogio


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