Scienza

set122017

Assunzione di ferro: i possibili benefici nella prevenzione dell'osteoporosi

L'osteoporosi è una malattia piuttosto comune causata da uno squilibrio tra la formazione dell'osso e il suo riassorbimento, con conseguente fragilità delle ossa che diventano deboli e possono facilmente fratturarsi;(1) colpisce praticamente tutti i soggetti oltre i 50 anni e in particolar modo le donne in post-menopausa. In tutto il mondo questa malattia interessa più di 75 milioni, con un rischio stimato del 15% di andare incontro, nell'arco della vita, a una frattura delle vertebre, dell'anca o del polso; nel nostro Paese ne sono affette circa 5 milioni di persone.(2) L'eziologia dell'osteoporosi è multifattoriale, dipende cioè da numerosi fattori come la genetica, lo stato fisiologico dell'individuo, gli stili di vita (attività fisica) e non da ultimo l'alimentazione. È infatti riconosciuto il ruolo attivo e fondamentale che alcuni microelementi (in primis il calcio e il magnesio) hanno nei vari processi metabolici dell'osso.(3) Tra i minerali, il ferro rappresenta un elemento fondamentale nel ciclo di vita cellulare e gioca un ruolo rilevante nella sintesi del collagene e di altre proteine della matrice extracellulare del tessuto osseo. Tuttavia, permangono ancora molti dubbi riguardo alla relazione tra assunzione di ferro, densità ossea e rischio di sviluppare osteoporosi, visto che i risultati degli studi scientifici esistenti sono tra loro contrastanti.(4-6) Per fare un po' di chiarezza, un recente studio trasversale ha esaminato 1870 soggetti, valutando l'associazione tra assunzione di ferro, attraverso la valutazione di questionari alimentari semiquantitativi di frequenza (da 14.6 a 54.6 mg/giorno), e il rischio di osteoporosi alle falangi, mediante esami radiografici.(3) I risultati sono stati aggiustati per una serie di fattori confondenti, quali sesso, età, indice di massa corporea, fumo, alcol, intensità dell'esercizio fisico, introito calorico, assunzione di calcio e fibre, diabete e ipertensione, mostrando una modesta associazione inversa tra l'assunzione di ferro e i rischio di osteoporosi. Inoltre, questa associazione sembra essere presente nelle donne, specialmente in quelle post-menopausa, ma non negli uomini. Questi risultati dimostrano quindi il potenziale ruolo di un'adeguata assunzione di ferro nella prevenzione dell'osteoporosi fin dalla giovane età, anche se ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere i meccanismi alla base di tale associazione.

Bibliografia:
1) Keen R. Osteoporosis: strategies for prevention and management.Best Pract Res Clin Rheumatol 2007;21:109-22.
2) World Health Organization. Prevention and Management of Osteoporosis. WHO Technical Report Series n. 921. Geneva: 2003.
3) Xiong Y, et al. Association between dietary iron intake and bone mineral density: A cross-sectional study in Chinese population. Nutr Diet 2016; 73: 433-440.
4) Tranquilli AL, et al. Calcium, phosphorus and magnesium intakes correlate with bone mineral content in postmenopausal women. Gynecol Endocrinol 1994; 8: 55-58.
5) Katsumata S, et al. Dietary iron deficiency decreases serum osteocalcin concentration and bone mineral density in rats. Biosci Biotechnol Biochem 2006; 70: 2547-50.
6) Zheng J, et al. Low serum levels of zinc, copper, and iron as risk factors for osteoporosis: a meta-analysis. Biol Trace Elem Res 2014; 160: 15-23.

Maurizio Battino, Francesca Giampieri


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