Attualità

feb22017

Vegan: il cibo che piace anche a chi vegano (in tutto e per tutto) non è

Cambiano le abitudini alimentari degli italiani. Il carrello della spesa dà un'idea immediata delle tendenze: la diminuzione dei consumi è generale (-10%) e colpisce in particolare alcune referenze (carni suine e rosse, salumi e prodotti caseari a eccezioni dei marchi Dop).
I consumatori ne premiano altre però, capaci di soddisfare anche esigenze "emotive", come riporta un'anticipazione appena rilasciata del Rapporto Vegan Italia dell'Osservatorio VeganOk, sui consumi 2016: crescono i prodotti senza glutine (+33%); i biologici (+20%) e i senza lattosio (+14,3%). Ma crescono soprattutto i prodotti per i vegani, che sono il 2,6% della popolazione. "Alla base della scelta vegana, che non riguarda solo i consumi alimentari, sicuramente prevalgono motivazioni quali il rispetto assoluto della vita, il desiderio di vivere in sintonia con il mondo, la compassione per i deboli e gli indifesi - spiega Paola Cane, direttrice dell'Osservatorio VeganOk - "Il 73% della popolazione vegana intervistata (il campione era di 15mila soggetti) dichiara di aver abbracciato il veganesimo per "amore e rispetto per la vita", il 18% per motivi legati alla salute, il 6% per motivi ecologici, il restante 3% per motivi etici generali".
Il mercato dei prodotti "vegan" cresce e piace anche a chi non si dichiara vegano. Oggi l'offerta è sempre più ricca: non più solo sostituti della carne, ma latti vegetali, zuppe, piatti pronti, condimenti, salse e sostituti dei secondi piatti, presenti anche nella Gdo, sebbene il canale elettivo rimanga quello specializzato.
Sembra essere in atto un cambiamento nei rapporti con il cibo. "Dal punto di vista della crescita dei dati di mercato, il fatto che i prodotti 100% vegetali siano sempre più venduti non può essere del tutto giustificato esclusivamente dall'aumento della popolazione che si dichiara vegana" precisa ancora Paola Cane. "I vegani in Italia sono il 2,6% della popolazione mentre il valore del mercato alimentare che gira intorno all'alimentazione vegan è in costante crescita anche grazie a consumatori che, pur non avendo abbracciato la scelta vegana o vegetariana, hanno drasticamente ridotto i consumi di prodotti carnei e di derivati dagli animali, per motivi legati alla ricerca di un regime alimentare più sano. Si tratta di consumatori che, a mio avviso, non ha più senso classificare in segmenti (vegetariani, latto-itto-ovo, macrobiotici ecc.) ma che posso essere globalmente definiti "flexitariani" termine con il quale si indica chi, pur non identificandosi nella scelta vegana, consuma periodicamente e prevalentemente prodotti 100% vegetali."
Il rapporto completo è in via di definizione e sarà presto divulgato.

Francesca De Vecchi


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