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lug142015

Data di scadenza e termine minimo di conservazione: cosa sono e come vanno letti

Il Regolamento (Ue) 1169/2011 sull'informazione al consumatore prevede, tra le informazioni obbligatorie, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza.
Il termine minimo di conservazione (Tmc) è la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. L'allegato X del Regolamento prescive inoltre che esso vada indicato con la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il...", quando la data comporta l'indicazione del giorno o con la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro fine..." negli altri casi. Entrambe le indicazioni devono essere seguite dalla data oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa è riportata.
Nel caso in cui si renda necessario, l'indicazione del termine minimo di conservazione deve essere completata da una descrizione delle modalità di conservazione che debbono essere garantite affinché il prodotto si mantenga per il periodo specificato.
La data del Tmc comprende, nell'ordine, il giorno, il mese ed eventualmente l'anno. Nel caso di alimenti conservabili per un periodo inferiore a 3 mesi è sufficiente il giorno e il mese. Quando la conservabilità di un prodotto oscilla tra i 3 e i 18 mesi è sufficiente, invece, l'indicazione del mese e dell'anno. Se, infine, il prodotto si conserva per più di 18 mesi, è sufficiente l'indicazione dell'anno.
La scadenza del termine minimo di conservazione non implica che il prodotto non possa essere consumato nel periodo di tempo immediatamente successivo.
Il Regolamento stabilisce, inoltre, che nel caso di alimenti molto deperibili dal punto di vista microbiologico che potrebbero pertanto costituire, dopo un breve periodo, un pericolo immediato per la salute umana, il termine minimo di conservazione debba essere sostituito dalla data di scadenza. L'indicazione della data di scadenza deve essere preceduta dalla dicitura "da consumare entro" seguita dalla data stessa o dalla menzione del punto della confezione in cui essa viene riportata.
La data di scadenza comprende, nell'ordine e in forma chiara, il giorno, il mese ed eventualmente l'anno e comporta l'enunciazione delle condizioni di conservazione, e, qualora prescritto, un riferimento alla temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità.
Successivamente alla data di scadenza il prodotto alimentare, non essendo considerato sicuro, non può essere consumato.

Paolo Patruno


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