Clinica

set72015

Indicazioni per la dieta del bambino con allergia alimentare

Si stima che circa il 6-8% dei bambini sia affetto da una o più allergie alimentari. Nella maggior parte dei casi la diagnosi è posta nei primi due anni di vita. Gli allergeni più comuni in età pediatrica sono latte, uovo, soia e grano e l'unica terapia efficace è una dieta che preveda la scrupolosa esclusione di tali alimenti.
Tuttavia, i primi due anni di vita rappresentano un momento cruciale per la crescita del bambino e gli allergeni verso cui più comunemente si sviluppano allergie determinano l'esclusione dalla sua dieta di alimenti di grande importanza in questa fascia d'età. Come garantire quindi che la dieta di un bambino allergico prevenga l'insorgenza della sintomatologia ma allo stesso tempo sia nutrizionalmente adeguata?
Per prima cosa, è fondamentale non prescrivere una dieta di esclusione a un bambino la cui diagnosi di allergia non sia certa e formulata secondo le attuali linee guida. In caso di documentata allergia, evitare di eliminare dalla dieta troppi alimenti nel timore della comparsa di reazioni crociate che, seppur esistenti, spesso sono poco frequenti. Il bambino allergico deve essere periodicamente rivalutato per verificare un'eventuale acquisizione di tolleranza che permetterebbe la reintroduzione dell'alimento evitando così diete di esclusione
ingiustificatamente troppo protratte nel tempo. È fondamentale poi che il bambino allergico sia sottoposto a un'attenta anamnesi nutrizionale che permetta di conoscerne dettagliatamente le abitudini alimentari; che sia sottoposto a follow-up della crescita, al fine di identificare precocemente segnali di allarme per alterazioni della crescita; che sia sottoposto a un follow-up nutrizionale che consenta di verificare nel tempo l'adeguatezza della dieta e che permetta di fornire quei consigli dietetici che garantiscono un'adeguata assunzione di macro e micronutrienti pur nel rispetto dell'esclusione degli alimenti che contengono gli allergeni che causano i sintomi.
Le gestione dell'alimentazione del bambino con allergia alimentare è quindi un "lavoro di squadra", nel quale devono necessariamente intervenire diverse figure professionali - il pediatra curante, lo specialista allergologo, il nutrizionista - che possano integrare le differenti competenze per garantire al bambino con allergia alimentare uno stato di benessere e un'alimentazione che sia sempre adeguata alle sue esigenze nutrizionali e di crescita.

Gian Vincenzo Zuccotti


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