Clinica

nov52015

Iperuricemia e ipertensione: un nesso accertato e un importante fattore di rischio cardiovascolare

L'iperuricemia è oggetto di sempre maggiori attenzioni, visto che è ormai accertato essere un importante fattore di rischio cardiovascolare. Alcuni mammiferi, in particolare l'uomo e i grandi primati, hanno perso l'uricasi, enzima coinvolto nel catabolismo delle purine e nell'ossidazione dell'acido urico. La perdita dell'uricasi ha permesso a questi mammiferi, in particolare all'uomo, di assumere l'ortostatismo, perché ha consentito un innalzamento della pressione arteriosa.
Il meccanismo mediante il quale elevati livelli di acido urico aumenterebbero la pressione arteriosa, sarebbe dovuto a una vasocostrizione renale conseguente all'innesco di uno stato proinfiammatorio dell'endotelio vascolare, con produzione di citochine da parte di neutrofili, riduzione di ossido nitrico (NO) nell'endotelio e ad attivazione del sistema renina-angiotensina. Il target da non superare per l'uricemia è di 6 mg/dl. Valori superiori ai 7 mg/dl, favoriscono la precipitazione di urati a livello renale e articolare sotto forma di microcristalli, con danni anche devastanti.
L'American College of Rheumatology, ha elaborato linee guida per la gestione dell'iperuricemia e della gotta. In queste linee guida, una misura terapeutica basilare è rappresentata dall'educazione del paziente alla dieta e al corretto stile di vita (riduzione del peso, esercizio fisico, abolizione del fumo e buona idratazione).

Sul fronte dietetico, il documento rivolge l'attenzione principalmente a tre fattori:
- riduzione degli alimenti animali ricchi in purine (carni rosse, salumi, frattaglie, prodotti della pesca essiccati sotto sale, molluschi e crostacei). Non si sconsigliano invece alimenti vegetali naturalmente ricchi in purine come i legumi;
- riduzione del fruttosio (bevande e dolciumi dolcificati con sciroppo di mais o di fruttosio, succhi di frutta):
- riduzione/abolizione dell'alcol (in particolare la birra ma anche il vino e altri alcolici). Consentite 2 unità alcoliche/die per l'uomo e 1 per la donna ma in caso di attacco gottoso acuto o gotta avanzata, è consigliata l'astensione totale.

La responsabilità dell'alcol dipende dal fatto che dà luogo alla formazione di lattato, che compete con l'acido urico per l'eliminazione renale; la birra scura e alcuni vini rossi, inoltre, contengono purine. Diverso è il meccanismo relativo al fruttosio: questo zucchero, è substrato dell'enzima fruttochinasi che dà origine a fruttosio-1-fosfato mediante un processo in cui viene consumata una molecola di ATP e prodotta una di ADP e fosfato organico. Questa reazione enzimatica è pressoché irreversibile, per cui ATP non viene rigenerato mentre ADP viene convertito in AMP, che è substrato per la generazione di acido urico.

Per approfondimenti:
2012 American College of Rheumatology Guidelines for Management of Gout Part I: Systematic Non-pharmacologic and Pharmacologic Therapeutic Approaches to Hyperuricemia - Arthritis Care Res (Hoboken). 2012 Oct; 64(10): 1431-1446.
(Clicci qui per la versione italiana)

Marco Tonelli


DALLE AZIENDE