Scienza

lug102015

Gli effetti delle supplementazioni di sodio e potassio nell'ipertensione

Un'alimentazione caratterizzata da concentrazione di sodio elevata e bassa di potassio è associata a effetti negativi sulla pressione sanguigna, ma non è stato ancora stabilito il ruolo di questi minerali all'interno della disfunzione endoteliale e dell'infiammazione di basso grado, entrambi fattori che possono predisporre a malattie cardiovascolari. Durante questo studio olandese i soggetti sono stati sottoposti ad alimentazione controllata che apportava una media di 2,4 g di sodio e 2,3 g di potassio al giorno per un introito calorico di 2500 kcal. Dopo una settimana, i soggetti partecipanti allo studio sono stati randomizzati in modo da avere campioni differenti, con supplementazione di capsule con sodio (3 g/die), potassio (3 g/die) o placebo, per quattro settimane ciascuno, in ordine casuale. Dopo ogni periodo di intervento sono stati misurati la dilatazione dell'arteria brachiale flusso-mediata, biomarcatori della funzione endoteliale (per esempio ossido nitrico, endotelina-1, molecole di adesione cellulare) e dell'infiammazione (per esempio TNF -á, la proteina C-reattiva, le interleuchine). Obiettivo: esaminare gli effetti della supplementazione di sodio e potassio sulla funzione endoteliale e l'infiammazione in adulti con una pressione arteriosa media di 145/81 mmHg e non trattati farmacologicamente. La supplementazione di sodio ha aumentato il livello sierico di endotelina-1, ma non ha avuto effetto su altri biomarker sia di funzionalità endoteliale sia di infiammazione, e nemmeno sulla dilatazione flusso-mediata. La supplementazione di potassio ha ridotto i livelli di interleuchina-8 senza influenzare altri biomarcatori circolanti. La dilatazione flusso-mediata era più alta dopo la supplementazione di potassio rispetto al placebo, con l'83% dei soggetti che hanno mostrato un miglioramento. Questo studio suggerisce azioni diverse per sodio e potassio nei processi fisiopatologici che portano all'insorgenza di malattie cardiovascolari.

J Hypertens. 2015 Jun;33 Suppl 1

Silvia Ambrogio


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