Clinica

nov62018

Trattamento dietetico nell'obesità osteosarcopenica

L'obesità osteosarcopenica è una sindrome caratterizzata dalla presenza di tre situazioni cliniche concomitanti: sarcopenia, obesità e osteoporosi o osteopenia.
Il trattamento dietetico si basa sull'adeguata assunzione di aminoacidi, proteine, vitamine, minerali e se necessaria creatina.
Inoltre, è opportuno prendere in considerazione un trattamento dietetico attraverso una riduzione programmata delle calorie totali della dieta. Nell'anziano per ottenere la massimizzazione della sintesi proteica rispetto al giovane è necessaria una quantità maggiore di proteine, circa 35 grammi come dimostrato da Pennings B et al.
La maggior parte dei soggetti con obesità osteosarcopenica hanno un'aumentata necessità di assunzione di proteine pari (da 1,2 a 1,5 g/kg di peso corporeo/die).
Soggetti anziani con severa insufficienza renale (tasso di filtrazione glomerulare stimata <30 mL/min) che non sono in dialisi rappresentano un'eccezione: essi devono limitare l'assunzione di proteine, ma assumere aminoacidi.
Anche l'assunzione di beta-idrossimetil butirrato (b-HMB) può attenuare la perdita di massa muscolare ed aumentare la forza, nonostante ulteriori studi sono necessari per supportare specifiche raccomandazioni.
Una supplementazione con creatina può essere giustificata nei soggetti anziani, in particolare quelli che presentano stanchezza cronica.
Anche gli antiossidanti giocano un ruolo importante contro l'obesità osteosarcopenica. I carotenoidi ad esempio inattivano i radicali liberi e sembrano modulare i fattori trascrizionali, come l'NFkB, che sono coinvolti nella regolazione delle citochine pro-infiammatorie dovute dalla presenza di obesità.
Anche il deficit di magnesio riduce la soglia della capacità antiossidante dell'organismo anziano e la sua resistenza ai danni da radicali liberi. Per quanto riguarda il corretto metabolismo osseo, risulta fondamentale l'introduzione di calcio alla dose di 1200 mg.
In associazione al calcio, risulta fondamentale la vitamina D. Il deficit di vitamina D è molto comune tra i pazienti geriatrici (circa il 60%). Molti studi hanno mostrato che bassi livelli di 1,25-(OH)D e 25-(OH)D sono anche correlati a minor forza muscolare, maggior instabilità corporea, cadute e disabilità in uomini e donne anziani. Una supplementazione da 800 a 2000 unità al giorno risulta quindi indicata.

Fonti:
Rondanelli, M., Klersy, C., Terracol, G., Talluri, J., Maugeri, R., Guido, D., Faliva, M.A., Solerte, B.S., Fioravanti, M., Lukaski, H. and Perna, S., 2016. Whey protein, amino acids, and vitamin D supplementation with physical activity increases fat-free mass and strength, functionality, and quality of life and decreases inflammation in sarcopenic elderly. The American journal of clinical nutrition, 103(3), pp.830-840.

Rondanelli, M., Perna, S., Faliva, M.A., Peroni, G., Infantino, V. and Pozzi, R., 2015. Novel insights on intake of meat and prevention of sarcopenia: all reasons for an adequate consumption. Nutricion hospitalaria, 32(5).

Simone Perna
Department of Biology, College of Science, University of Bahrain,
Sakhir Campus P. O. Box 32038 Kingdom of Bahrain

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