Clinica

feb122015

Parole che aiutano

Che cosa fare quando la persona "reagisce" con rabbia, tristezza, fastidio, paura a una comunicazione legata al suo stato di salute, alla necessità di cambiare regime alimentare o a qualsiasi comunicazione connessa alle vostre specifiche competenze? La parola chiave è: empatia.
L'empatia è la capacità di sintonizzarsi e comprendere gli stati emotivi e cognitivi del nostro interlocutore. Questa capacità richiede attenzione e sensibilità nell'accogliere i vissuti dell'altro, anche quando questi vissuti sono distanti per esperienza, valori o idee dai nostri.
Saper comunicare l'empatia è importante perché genera quel particolare senso di riconoscimento della propria esperienza che fa sentire l'altro alleviato dalla solitudine che, di per sé, è un'esperienza nutriente.
L'empatia produce dei cambiamenti, aumenta la motivazione e porta a una maggiore auto-accettazione.
Come comunicare all'assistito che comprendiamo il suo vissuto, senza giudizi o interpretazioni?
Un elemento centrale è la capacità di ascoltare attivamente ovvero prestare attenzione alla relazione e non solo al significato razionale delle parole espresse dal nostro interlocutore.
L'ascolto attivo ha lo scopo di: manifestare l'interesse per la realtà dell'altro anche attraverso il linguaggio non verbale (per esempio il contatto visivo, una postura aperta, l'assenza di segnali di disagio o impazienza), chiarire gli elementi centrali della comunicazione attraverso la riformulazione e la parafrasi dei contenuti espressi (es.: "Quello che lei dice, se non ho capito male, è..."), riflettere sentimenti ed emozioni ("Immagino che per lei questo sia frustrante...", ricorrere all'uso di  domande e/o stimoli che aiutino ad ampliare la comprensione).
Esempi di domande utili ad ampliare la comunicazione:
Ha voglia di dirmi qualcosa in più su...? (difficoltà, sintomo, episodio ecc.)
Può farmi qualche esempio di...?
Lei che visione ha di...?
Ascoltare attivamente richiede energia e "allenamento" e rende più nutriente il nostro modo di coltivare le relazioni personali e professionali.

Alessandra Caporale 


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