Clinica

feb242015

Le barriere che impediscono la comunicazione

La comunicazione e lo sviluppo di una buona alleanza sono elementi fondamentali per favorire il processo di cambiamento e adesione al trattamento di chi richiede una vostra consulenza.
Le barriere alla comunicazione sono modalità di risposta che bloccano la comunicazione autentica e introducono il rischio di creare un clima valutativo del vissuto dell'altro. Tra le barriere più comuni troviamo l'interpretazione: "penso che in realtà lei non voglia dire questo...", "io so che cosa sta cercando di dire realmente", "lei ha reagito così perché...".
L'atteggiamento interpretativo consiste nell'attribuire un nostro significato alle parole dell'interlocutore, si traduce nel dare all'altro una spiegazione del suo problema e dei suoi vissuti emotivi partendo dall'idea errata di conoscere di più e meglio il mondo di chi parla. Anche l'atteggiamento di moralizzare, rimproverare e/o fare la predica rappresenta una forte barriera (es.: "Signora, non ci si comporta in questo modo...", "lei è il solito incostante...", "se continua in questo modo sarò costretto a...").
Altro ostacolo è rappresentato dal distrarre e/o minimizzare: "Bene, parliamo piuttosto di cose importanti, ha fatto lo screening?", "Non è poi così grave quello che è successo, pensi a chi sta peggio di lei". Messaggi di questo tipo comunicano poco interesse per il nostro interlocutore e per quello che sta tentando di dirci e sottolineano mancanza di attenzione alle priorità e ai sentimenti dell'altro. Le nostre ideologie, i nostri valori e le convinzioni rappresentano "contesti personali" attraverso cui filtriamo ciò che arriva dall'esterno e dai nostri interlocutori. Per favorire una relazione efficace bisognerebbe evitare che il nostro punto di vista prenda il sopravvento sulla realtà dell'altro.

Alessandra Caporale


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