Attualità

gen272015

Okkio ai giovani e al loro stile di vita

"Okkio alla salute" è il nome del sistema nazionale di sorveglianza, nato nel 2007 con il fine di monitorare il sovrappeso e l'obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni); è una raccolta dati, parte del Childhood Obesity Surveillance Initiative (Cosi) del Who (World Health Organization) Regional office for Europe, cui partecipano Regioni e alcune Asl, che fotografa una generazione, la sua salute, il suo stile alimentare e di vita, ma anche un insieme di iniziative e attività organizzate a livello locale, con lo scopo di modificare fin dalla giovane età abitudini di vita scorrette che sono fra i principali fattori di rischio per l'insorgenza di malattie cronico degenerative. Si rivolge quindi non solo ai bambini, ma anche a quanti sono responsabili della loro crescita: le scuole, i genitori, i pediatri e in generale il personale del sistema sanitario pubblico. L'obesità, il grande focus di questa campagna di monitoraggio e prevenzione, ha cause che dipendono da fattori genetici, ambientali ma soprattutto di comportamento (scelte alimentari, sedentarietà). Oggi la cura delle malattie a essa connesse (malattie cardiovascolari, diabete e ipertensione) assorbe fino al 7% della spesa sanitaria pubblica. ll problema dell'eccesso ponderale è ampio e riguarda indistintamente adulti e giovani, ma è nei confronti di questi ultimi che il Who e l'Europa stanno concentrando gli sforzi per frenare una tendenza preoccupante che, se non corretta per tempo, avrà conseguenze serie sulla salute in età adulta. Recentemente sono stati pubblicati i risultati della terza fase di raccolta dati in Italia (2012), che ha coinvolto 46.483 bambini e 48.668 genitori delle classi terze elementari (8-9 anni). Nonostante il lieve decremento registrato negli ultimi anni, un bambino su tre ha ancora problemi di eccesso di peso, con percentuali diverse da regione a regione. Il 22,2% dei bambini di 8-9 anni è risultato in sovrappeso e il 10,6% obeso, con percentuali più alte nelle regioni del sud e del centro Italia. In merito alle abitudini alimentari è emerso che il 9% dei bambini salta la colazione e il 65% fa un merenda a elevata densità calorica; inoltre il 22% non consuma giornalmente frutta e/o verdura e il 36% trascorre più di 2 ore al giorno davanti alla televisione o utilizzando videogiochi. Tutti i dati sono disponibili in rete sui siti di Epicentro e dell'Istituto superiore di sanità (Rapporti Istisan 14/11).

Francesca De Vecchi


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