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giu112018

Bambini a scuola di alimentazione per contrastare l'obesità e il sovrappeso

Gli studenti di oltre 700 scuole elementari italiane saranno interessati a partire da settembre dalla campagna educazionale "Dammi il 5", mirata a insegnare l'importanza di un'alimentazione sana ed equilibrata per contrastare il sovrappeso e l'obesità infantile, che attualmente interessano tre bambini su dieci. I giovani riceveranno durante delle lezioni speciali un kit didattico in cui troveranno un libro d'avventura, una serie animata e un'app, FooDi5Si, che avranno come protagonisti Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce, super eroi che rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura, bianco, blu/viola, giallo/arancione, rosso e verde. La campagna, pensata da Mati Group in collaborazione con l'Associazione Pancrazio e con il contributo scientifico della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, col supporto di Camst e Clementoni, è alla sua seconda edizione, e toccherà dieci regioni italiane.

«I giovani italiani non seguono più la dieta mediterranea che è quella universalmente considerata la più salutare al mondo. È un regime che si basa innanzitutto sul consumo di alimenti semplici e di origine vegetale. I suoi ingredienti principali sono olio extravergine di oliva, cereali, frutta e verdura e poi moderate quantità di carne e pesce, prodotti lattiero-caseari e tante spezie. Nonostante il fatto che viviamo in una delle patrie di questa tipologia di alimentazione, il 20% dei bimbi non consuma quotidianamente frutta e verdura fresche mentre uno su tre tutti i giorni beve bevande zuccherate o gassate» spiega Antonio Caretto, presidente nazionale ADI. La campagna prevede anche supporti didattici per gli insegnanti e guide informative per i genitori, e si terranno anche eventi interattivi aperti sia ai bambini che ai genitori. Nel discorso si inserisce anche lo sport, con la lotta alla sedentarietà. «Questo è un altro comportamento estremamente pericoloso che è in crescita anche per colpa delle vecchie e nuove tecnologie. Il 41% dei bambini trascorre infatti più di due ore al giorno davanti alla tv, al cellulare o al tablet» conclude Carlo Tranquilli, del CONI Lazio e presidente regionale della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).

Fonte: Doctor33.it


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