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apr272016

Alimenti scaduti: evitare lo spreco è possibile

Si possono considerare ancora commestibili i prodotti "scaduti"? Stiamo parlando degli alimenti confezionati, per i quali la legge richiede al produttore di indicare o suggerire un termine per il consumo. Il periodo entro il quale un prodotto conserva le sue caratteristiche igieniche e di sapore è quello che commercialmente definisce la sua durata, sulla base del processo che ha subito o dell'imballo utilizzato (più o meno permeabile a luce e gas).
Gli alimenti meno deteriorabili, che riportano la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro", cominciano a perdere alcune caratteristiche di gusto e aroma dalla data fissata. Non è però un limite inteso in modo tassativo. In molti di questi infatti una bassa umidità o alte concentrazioni di zucchero (come nel miele e nelle marmellate) o di sale diminuiscono la probabilità di deterioramento organico e di proliferazione microbica. È quindi un limite che suggerisce un tempo ottimale.
Gli alimenti deperibili, invece, riportano il termine entro il quale vanno consumati ("da consumarsi entro"), in questo lasso di tempo mantengono le iniziali caratteristiche nutrizionali e microbiologiche, che cominciano a decadere più velocemente dopo la scadenza. Il legislatore in questo caso non prevede dilazioni, perché le variabili che possono incidere sulla qualità di questa tipologia di prodotti sono maggiori.
In linea generale si può dire che quasi tutti gli alimenti confezionati, compresi i freschi o i surgelati, possono essere consumati oltre la data impressa: da qualche giorno, per quelli più deperibili (yogurt e latte) fino a mesi (per quelli con durata fino a due anni, come pasta, biscotti o conserve per esempio).
Bisogna fare comunque alcune considerazioni, prima di promuovere indistintamente certi comportamenti, anche per la più nobile delle finalità. Le scadenze sono definite dai produttori secondo un principio di massima cautela; la qualità della materia prima e la forza dei processi, così come alcune modalità di conservazione (atmosfera modificata) sono tutti aspetti che possono aumentare la durata di un prodotto. Tuttavia bisogna essere sicuri che le condizioni di conservazione, temperatura, umidità, luce, integrità della confezione, che nei casi previsti sono anche indicate sulla confezione, siano state osservate. È bene, quindi, assicurarsi per gli alimenti da conservare in frigorifero, che la temperatura dell'apparecchio sia quella corretta (4-5°C) e, per tutti, gettare il prodotto in caso di dubbio, di rigonfiamento della confezione o di presenza di muffe.

Francesca De Vecchi

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