mar32015
Oli e grassi. Dallo scorso 13 dicembre obbligatorio indicarli in etichetta
Il Regolamento (UE) 1169/2011 ha portato molte novità anche con riguardo alla lista degli ingredienti dei prodotti alimentari. Una delle maggiori innovazioni rispetto alla disciplina previgente è rappresentata dall'obbligo di indicazione delle specie vegetali da cui si ricavano oli e grassi presenti nell'alimento. L'allegato VII del Regolamento prevede, infatti, che nel caso di oli vegetali raffinati, gli stessi possano essere raggruppati, come accadeva in passato, sotto la designazione di "oli vegetali", ma che tale indicazione debba essere immediatamente seguita da un elenco dell'origine vegetale specifica in ordine di peso decrescente. Pertanto la presenza di olio di colza, di arachidi o lo stesso olio di palma non potranno più essere denominati semplicemente "oli vegetali", dovendo tale indicazione, qualora impiegata, essere immediatamente seguita dall'origine vegetale dell'olio (olza, arachidi, palma ecc.).
Analogo discorso vale per i grassi vegetali che, se indicati con la denominazione "grassi vegetali", devono comunque essere esplicitati immediatamente di seguito a tale denominazione.
Il legislatore europeo, con tale norma, salutata positivamente dai consumatori, ha voluto rendere maggiormente trasparenti le etichette alimentari. L'origine vegetale dell'olio o del grasso vegetale va inoltre indicata a prescindere dalla quantità dello stesso presente nell'alimento.
Oli e grassi vegetali sono attualmente impiegati in svariati prodotti alimentari. L'olio di palma, per esempio, è materia prima largamente utilizzata nella produzione di prodotti da forno, snack e merendine per la consistenza, la fragranza e la neutralità di gusto che garantisce ai prodotti finali.
Per quanto riguarda oli e i grassi raffinati di origine animale il legislatore ammette invece che possano essere indicati in etichetta con le denominazioni "olio animale" e "grasso animale", non richiedendo pertanto l'origine animale specifica.
Paolo Patruno