Clinica

ott272015

Obesità infantile: un problema globale

Negli ultimi decenni si è assistito a un importante aumento dell'obesità in tutto il mondo tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme definendo l'obesità "Globesity" ovvero un problema di rilevanza globale. Tale fenomeno coinvolge sempre di più anche i bambini. Il nostro Paese presenta una prevalenza di eccesso ponderale tra le più elevate in Europa, con un tasso di obesità del 5-22% secondo la regione.
L'obesità ha tra le sue principali cause un aumento del consumo calorico associato a una riduzione del dispendio energetico, quest'ultimo determinato sia da una riduzione dell'attività fisica sia da un incremento della sedentarietà (es.: utilizzo di videogiochi, computer, televisione).
Alla fine degli anni '90 è stato introdotto da Brownell il concetto di «ambiente tossico» che sembra fornire un'interessante spiegazione dell'epidemia dell'obesità. Egli sostiene come nell'ambiente ci siano dei «fattori
tossici» di natura socio-economica che favoriscono lo sviluppo dell'eccesso ponderale, portando la popolazione a mangiare in eccesso e/o a ridurre i livelli di attività fisica. Tra questi ricordiamo la maggiore disponibilità di cibo, la grandezza delle porzioni e delle confezioni degli alimenti, la crescente diffusione dei fast food, il consumo di soft drinks e snacks ipercalorici e il costo inferiore dei cibi a preparazione industriale ad alto contenuto di calorie e grassi. Inoltre il continuo progredire dell'urbanizzazione ha portato a una riduzione della possibilità di movimento a favore di una maggiore sedentarietà, con una diminuzione degli spazi per il gioco libero all'aria aperta.
È interessante notare come alcuni «fattori tossici» nascano e si consolidino in famiglia, l'ambiente in cui cresce il bambino e in cui si strutturano progressivamente le sue abitudine di vita. Ne sono un esempio l'insufficiente attività fisica effettuata dalle persone che compongono il nucleo familiare, il facile accesso domestico ai videogiochi/computer e il consumo frequente e la pronta disponibilità di alimenti ad alto contenuto energetico e di grassi.
La sfida per il futuro per sconfiggere l'obesità sarà quella di rendere «più sano» l'ambiente in cui il bambino vive la quotidianità, infatti un bambino cresciuto in un ambiente sano sarà con maggior probabilità un adulto consapevole e a sua volta portavoce di comportamenti salutari.

Han JC, Lawlor DA, Kimm SY (2010). Childhood obesity. Lancet. 2010; 375 (9727): 1737-48.
Katz DL. Childhood obesity trends in 2013: mind, matter, and message. Child Obes 2013; 9(1): 1-2

Chiara Mameli


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