Clinica

gen302017

La nutrizione artificiale in età geriatrica per una migliore qualità della vita

La nutrizione artificiale (Na) è un complesso di procedure mediante le quali è possibile soddisfare i fabbisogni nutrizionali di pazienti non in grado di alimentarsi sufficientemente per la via naturale (per os).
La Na si differenzia in parenterale ed enterale: con la nutrizione parenterale (Np) i nutrienti sono somministrati direttamente nella circolazione sanguigna attraverso una vena periferica o attraverso una vena centrale di grosso calibro. Con la nutrizione enterale (Ne), i nutrienti sono somministrati direttamente nella via digestiva, a livello dello stomaco, del duodeno o del digiuno, mediante l'impiego di apposite sonde inserite dal naso, dalla bocca o attraverso stomie.
Gli scopi della Na in età geriatrica differiscono parzialmente da quelli che riguardano le classi di età più giovani. Mentre in questi la riduzione della morbosità e della mortalità sono gli obiettivi principali, nell'anziano scopo fondamentale della Na è il mantenimento/recupero di un buon livello di autonomia e di un'accettabile qualità di vita. Considerando le ridotte capacità di adattamento e recupero clinico/funzionale, la Na in questa classe di età deve essere programmata precocemente.
L'intake alimentare è spesso compromesso nei soggetti anziani con diverse comorbidità. Il rischio di malnutrizione è pertanto aumentato in relazione alla presenza di sarcopenia e a diversi fattori che rendono complesso l'intake di alimenti e liquidi. Un assessment multidimensionale è necessario e deve comprendere la valutazione dello stato di nutrizione, delle condizioni cliniche e del livello di comorbosità, dello stato funzionale e cognitivo, delle condizioni psicologiche e della qualità di vita.
Il programma di intervento nutrizionale deve considerare quanto rilevato nella valutazione multidimensionale insieme agli aspetti etici.
La maggior parte degli anziani che necessitano di Na hanno un fabbisogno di almeno 1 g proteine/kg/die e di circa 30 kcal/kg/die per quanto riguarda l'apporto energetico. Molti anziani hanno inoltre carenze di micronutrienti che debbono essere corrette tramite specifica supplementazione. Un adeguato apporto di fibra può contribuire alla normalizzazione della funzione intestinale in soggetti anziani sottoposti a Na per sonda.
È assolutamente raccomandato di non attendere finché uno stato di malnutrizione si instauri, ma di iniziare l'intervento nutrizionale non appena compaia un rischio di malnutrizione anche perché questo tipo di intervento nutrizionale è in grado di supportare la riabilitazione fisica e funzionale della maggior parte dei pazienti anziani.
La decisione di far ricorso alla Na è spesso resa difficile dalla carenza di informazioni, dalle convinzioni - sia culturali sia religiose - del paziente, dei familiari e dei curanti. Tenuto conto di questi limiti, l'intervento deve mediare tra queste incertezze e l'obiettivo di assicurare un supporto tale da ridurre la sofferenza del paziente e migliorare la sua qualità di vita.

Bibliografia
1. Eur J Clin Nutr 2003;57:69-74
2. Clinical Nutrition (2009), doi:10.1016/j.clnu.2009.09.003

Simone Perna


DALLE AZIENDE