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lug62017

Malati oncologici: garantire il diritto al supporto nutrizionale

Curare la nutrizione nel paziente oncologico è un aspetto fondamentale. Lo spiega Carmine Pinto, presidente nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom)

Per Aiom, il supporto nutrizionale del malato oncologico è parte integrante dei protocolli di cura.
L'Associazione italiana di oncologia medica, spiega il presidente nazionale Carmine Pinto, affronta i temi legati alla nutrizione su tre livelli: il primo riguarda gli stili di vita in chiave di prevenzione con una corretta alimentazione; per esempio, trattando i temi dell'obesità o, più in generale, le conseguenze di una dieta non equilibrata anche in pazienti che hanno subito interventi chirurgici, con l'obiettivo finale di attuare una profilassi nutrizionale per ridurre l'impatto delle malattie neoplastiche.
Il secondo livello riguarda l'alimentazione dei pazienti con tumori, perché un corretto stato nutrizionale aiuta l'applicazione e l'esito delle cure. "Un paziente ben nutrito - chiarisce Pinto - può essere curato meglio e ottenere risultati importanti dalle cure, soprattutto per le terapie che possono guarirlo. In particolare, nei casi di tumori testa-collo, esofago, stomaco o polmone: la malnutrizione arriva a compromettere la possibilità di eseguire le terapie specifiche. In queste situazioni possiamo utilizzare presidi integrativi parenterali o enterali che garantiscono di mantenere un corretto apporto nutrizionale durante tutta la cura, permettendo di completare un trattamento."
Infine, il terzo livello riguarda gli aspetti palliativi nei pazienti in fase avanzata di malattie non più trattabili, dove la nutrizione è parte delle terapie di supporto. "Quando i pazienti non riescono a nutrirsi, per una serie di problematiche legate proprio allo stadio della malattia, è necessario studiare un adeguato bilanciamento di quanto è realmente necessario fornire come nutrizione."
Insieme alla Società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo (Sinpe) e alla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo), Aiom ha prodotto la "Carta dei diritti del paziente oncologico all'appropriato e tempestivo supporto nutrizionale", che sottolinea l'importanza dello screening dello stato nutrizionale, del sostegno anche psicologico e della corretta informazione dei malati. Presentato di recente al Ministero dalla salute, sottolinea l'importanza della nutrizione del paziente oncologico.
"L'altra problematica è garantire che quanto scritto nella Carta sia garantito in tutte le strutture del nostro Paese: non solo all'interno degli ospedali, ma anche e soprattutto sul territorio e al domicilio del paziente. Integrare l'assistenza nutrizionale a casa offre un miglior livello di vita del paziente - che può così evitare il ricovero - e anche un contenimento della spesa pubblica. Favorire un simile sistema, con la creazione di équipe di esperti, che comprendano in particolari i medici nutrizionisti, all'interno della rete oncologica regionale, permette di perseguire un aspetto fondamentale, legato della cura del paziente oncologico", conclude Pinto.

Francesca De Vecchi


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