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mar122018

Carenza vitamina B12 nei neonati, esperti richiamano ad alimentazione variata

Sono in aumento i casi di carenza di vitamina B12 in gravidanza: lo comunicano i pediatri dell'ospedale Bambino Gesù di Roma e dell'ospedale Meyer di Firenze, che mettono sotto accusa il diffondersi delle diete vegane. La scoperta è avvenuta in seguito a uno screening neonatale esteso, che ha permesso di individuare 126 casi nel 2016: dunque numeri piccoli, ma in forte aumento, con il rischio che in alcuni di questi bambini si producano danni neurologici.

Il presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani ricorda che «ormai l'epigenetica, che valuta la stretta connessione tra ambiente e genetica, ha dimostrato che l'alimentazione è determinante e per garantire salute e benessere sia a breve che a lungo termine. È bene che ci si alimenti sempre in modo corretto, ma questo diventa ancora più importante in quelle fasi della vita in cui le esigenze nutrizionali sono particolari, ovvero la gravidanza e il primo periodo di vita del bambino: in queste situazioni l'alimentazione deve essere per quanto possibile la più varia e completa e deve seguire dei criteri scientificamente determinati per garantire il miglior benessere del bambino».

Com'è noto, le principali fonti di vitamina B12 sono carne, pesce, uova, latte e latticini e coloro che non si cibano di questi alimenti dovrebbero assumerla attraverso integratori. Tuttavia Villani ritiene che la scelta migliore sia ricavare la vitamina direttamente dall'alimentazione: «dopo di che è chiaro che, se ci si ostina a mantenere delle regole dietetiche inappropriate, è doveroso da parte dei medici fare delle supplementazioni, ma non è la stessa cosa che alimentarsi in maniera corretta. Quando ci siamo trovati a confrontarci con bambini che seguivano diete molto restrittive abbiamo riscontrato carenze diffuse e quindi il concetto è che se non si ha una alimentazione varia il rischio di avere dei deficit è molto alto, chiaramente quello di B12 è il più noto e importante ma non è l'unico». Il presidente Sip ricorda che una buona guida per un'alimentazione corretta è la dieta mediterranea, che porta a una migliore qualità di vita e a una maggiore longevità, privilegiando gli alimenti di origine vegetale ma prevedendo anche un apporto di proteine animali, specialmente quelle che derivano dal pesce.


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