Clinica

gen272016

Sarcopenia e paziente anziano: la soluzione è nel piatto

La popolazione italiana sta senza dubbio invecchiando; basti pensare che nei 12 anni che vanno dal 2002 al 2014, gli "over 65" sono aumentati dal 18,6% al 21,4%. È sicuramente un buon segno, che esaspera però i problemi dovuti alle difficoltà nutrizionali tipiche dell'anziano. Sono numerosi i lavori effettuati sia in ambito ospedaliero sia domiciliare, che hanno rilevato nelle persone di oltre 65 anni la presenza di malnutrizione in un percentuale che può andare dal 30% al 97% in relazione al tipo di assistenza ricevuta. Si riscontrano soprattutto mancanze di minerali (Zinco, Selenio), vitamine (Vitamina D, Vitamina E, Piridossina), fibre e proteine. La ridotta introduzione proteica è una delle cause più immediate (e per fortuna trattabili) della sarcopenia, cioè della riduzione di massa e forza muscolari, che può anche associarsi ad alterazioni della capacità immunologica dell'individuo. Quando una persona anziana è sarcopenica e ipomuscolata, ha spesso anche un aumentato rischio di sviluppare infezioni, e il suo sistema immunitario non funziona più come dovrebbe. Come altri autori, anche Evans descrive questa associazione e la considera come una forma di fragilità dell'anziano che gli impedisce di rispondere attivamente a qualsiasi tipo di patologia. La sarcopenia si riscontra nel 40% degli ultraottantenni e nel 20% di chi ha oltre 65 anni. Alla base di questo problema c'è la sicura difficoltà nell'assorbimento di Amino Acidi Essenziali, indispensabili per l'anabolismo muscolare quanto per la funzione immunitaria, ma soprattutto la mancata assunzione di proteine, nella giusta proporzione, in ogni pasto. Mamerow ha pubblicato nel 2014 sul Journal of Nutrition una ricerca che chiarisce una volta per tutte che lo stimolo alla crescita muscolare si ottiene distribuendo le proteine della giornata in modo corretto in tutti e tre i pasti della giornata. Mangiare la stessa quantità di proteine, tutte insieme, per la cena, ottiene effetti profondamente diversi dal fatto di distribuirle nel corso dei diversi pasti della giornata. La quantità di proteine necessaria ad una persona normale in una giornata qualsiasi, secondo le indicazioni dell'Oms (Who) è di 0,9 g di proteine per chilo di peso corporeo; significa che una persona sana del peso di 70 chili ha la necessità di mangiare circa 70 g di proteine durante una intera giornata. Si tratta di una quantità che non può e non deve essere utilizzata solo a cena (come fa la maggior parte degli italiani), ma distribuita durante l'intera giornata, integrando cereali integrali, uova e semi oleosi fin dall'inizio della giornata, distribuendole in modo simmetrico, con 20-25 g al mattino, 20-25 g a pranzo e infine 20-25 g alla sera. Ogni pasto va sempre bilanciato secondo un criterio volumetrico per avere come risultato, e con una buona approssimazione, la quantità di 1/3 di proteine, 1/3 di carboidrati e 1/3 di frutta o verdura.

Approfondimenti:
Evans WJ et al, Frailty and muscle metabolism dysregulation in the elderly. Bio-gerontology 2010;11:527-36.
Janssen I et al, Low relative skeletal muscle mass (sarcopenia) in older persons is associated with functional impairment and physical disability. J Am Geriatr Soc 2002;50:889-96
Mamerow MM et al, J Nutr. 2014 Jun;144(6):876-80. doi: 10.3945/jn.113.185280. Epub 2014 Jan 29

Attilio Speciani

 


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