Clinica

mag292017

Lattosio... non solo intolleranza

Il lattosio è lo zucchero maggiormente rappresentato nel latte dei mammiferi, arrivando fino al 7-8 grammi/100 ml di latte di donna. Questo carboidrato, oltre che essere fonte di calorie, rappresenta un facilitatore dell'assorbimento di cationi bivalenti come calcio, magnesio e zinco. Per questo, in sua mancanza, l'assorbimento può essere ridotto con conseguenze sulla crescita dello scheletro (nell'infanzia) e la tenuta dell'osso nell'età adulta (osteopenia e osteoporosi). Molte persone - in alcune popolazioni circa il 60% degli individui - mancando in parte o del tutto dell'enzima necessario alla digestione (lattasi), vanno incontro a disturbi intestinali legati all'effetto osmotico di questo zucchero. Nausea, senso di ripienezza, gonfiore e flatulenza, diarrea sono i disturbi più comuni e sono legati alla quantità di zucchero non assorbito. I fastidi possono essere evitati con la sua completa eliminazione (a favore di bevande vegetali, chiamate impropriamente latti), sostituzione con latte parzialmente delattosato o con yogurt. Oggi sono anche disponibili formaggi freschi a ridotto contenuto di lattosio, come ricotta, mozzarella, stracchino, ottenuti industrialmente per azione di alcuni batteri "lattici", come Streptococcus thermophiles, Lactobacillus reuteri, L. acidophilus and Bifidobacterium. I formaggi stagionati invece risultano generalmente tollerati in quanto, nel periodo di maturazione, il lattosio viene digerito dai batteri.
Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere a pieno l'effetto di questa molecola nella patologia umana dell'intestino (malattia infiammatoria dell'intestino, IBD), nella prevenzione del cancro del colon, laddove la flora microbica può digerire il lattosio producendo substrati adatti per le cellule del colon, come gli acidi grassi a corta catena (ac. acetico, propionico, butirrico) o come substrato prebiotico da impiegare negli integratori. 
Si può ricordare perciò che la persistenza del gene che codifica la lattasi può essere implicato nella funzionalità intestinale degli Individui di una data popolazione e nell'insorgenza di alcune malattie intestinali.

Bibliografia:
1) He T., et al. "The role of colonic metabolism in lactose intolerance". European Journal of Clinical Investigations 38.8 (2008): 541-547.
2) Szilagyi A., et al. "Latitude, sunshine, and human lactase phenotype distributions may contribute to geographic patterns of modern disease: the inflammatory bowel disease model". Clinical Epidemiology 6 (2014): 183-198.

Giacinto Miggiano


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