Clinica

set212017

Come le "food specific" IgG provocano infiammazione

Negli ultimi anni la confusione sulle reazioni infiammatorie e immunologiche al cibo è stata molto elevata. In molti casi sono stati mischiati in modo poco scientifico i concetti di allergia e intolleranza e questo ha portato al distacco critico da parte di molti autori nei confronti delle possibili reazioni alimentari.
L'approccio scientifico al problema ha consentito di distinguere molto bene la lettura dell'infiammazione, evidenziabile dalla misurazione del BAFF (B Cell Activating Factor), come indicato dai lavori di Lied (1), e l'evidenza di Immunoglobuline G "Food specific", che rappresentano solo la misura di un eccesso di assunzione alimentare o la ripetizione sistematica dell'introduzione antigenica. Le IgG vengono valutate secondo un criterio innovativo che rimuove il vecchio e superato concetto di "anticorpo contro" e caratterizza invece semplicemente la loro funzione di riconoscimento degli antigeni alimentari e di indicatori della quantità utilizzata da ciascuno.
Nel 2016 due importanti lavori hanno precisato che le IgG, interagendo con il BAFF, possono determinare infiammazione ulteriore in presenza dell'antigene alimentare. Grazie alle ricerche di un gruppo di medici del North Carolina, in parte della Duke University di Durham e in parte della NC University di Chapel Hill, Kang (2) ha precisato che le Immunoglobuline G si agganciano agli antigeni alimentari passati attraverso la mucosa intestinale a formare un immuno-complesso specifico, che "avvolge", in pratica, un pezzettino di alimento. Questi immuno-complessi hanno una doppia funzione; da un lato vanno ad avvicinare le cellule B e in presenza di un livello elevato di BAFF, stimolano la produzione di altri anticorpi per quell'alimento; dall'altro attivano cellule presentanti l'antigene (APC) già sensibilizzate a produrre ulteriore BAFF (insieme ad altre citochine).
In questo modo si chiude concettualmente il cerchio che giustifica lo stimolo infiammatorio indotto dal cibo assunto in eccesso o in modo individualmente ripetitivo.
Il secondo lavoro, pubblicato sul JACI da Finkelman (3) ha descritto anche la relazione che esiste tra i vari anticorpi specifici per il cibo (IgG o IgE che siano) e gli antigeni alimentari. La loro interazione, a seconda della quantità di antigene, di anticorpi e di immuno complessi, può portare a reazioni allergiche, a reazioni infiammatorie, ad azioni di protezione, alla semplice "conoscenza immunologica" dell'alimento. Una specie di "continuum" che inizia a spiegare a fondo la relazione tra sistema immunitario e alimenti e che propone finalmente una nuova via di interpretazione scientifica e documentabile delle risposte infiammatorie attivate dalle abitudini nutrizionali.

1) Lied GA et al, Aliment Pharmacol Ther. 2010 Jul;32(1):66-73. Epub 2010 Mar 26
2) Kang S et al, J Immunol. 2016 Jan 1;196(1):196-206. Epub 2015 Nov 30
3) Finkelman FD et al, J Allergy Clin Immunol. 2016 Jun;137(6):1674-80. Epub 2016 Apr 26

Attilio Speciani


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