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gen252018

L'importanza del cibo nella cura delle malattie oncologiche

«In ambito oncologico, la medicina ha fatto progressi enormi per quanto riguarda le terapie farmacologiche di cura, che oggi sono tanto efficaci quanto aggressive. È necessario una presa in carico del paziente per ascoltare i suoi bisogni e coinvolgerlo, come persona, perché sia parte attiva della sua guarigione». A dirlo è Valentina Di Mattei, psicologa presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e responsabile di "Salute allo specchio", progetto nato nel 2013 dalla collaborazione tra l'Ospedale San Raffaele di Milano, l'Università Vita-Salute San Raffaele e l'Associazione Volontari Ospedalieri di Segrate Onlus, per promuovere la qualità della vita dei pazienti in cura per patologie oncologiche. Si accompagna al progetto un'attività di ricerca volta a fornire dati scientificamente rilevanti su molteplici aspetti: ansia, depressione, qualità di vita, percezione della propria immagine corporea e autostima.
«L'obiettivo è ridare ai pazienti una qualità alla vita con approcci atipici, che contemplino tecniche e strategie per gestire gli effetti collaterali delle cure sugli aspetti estetici e sulla percezione della propria identità, grazie all'aiuto di professionisti dell'estetica, della moda, della fotografia e del make up» spiega Giorgia Mangili, presidente e responsabile dell'unità di ginecologia oncologica del San Raffaele. È con questo intento che hanno preso vita "Fit4Health", sessioni di fitwalking, disciplina non competitiva simile alla marcia per le donne con tumore in cura presso l'ospedale e per quante, superata la malattia, vogliono mantenere il proprio benessere psicofisico, con la guida di un'esperta personal trainer; e i laboratori di cucina sotto la guida di Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista responsabile del Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele, con lo scopo di illustrare ai pazienti che vi partecipano le fondamentali tecniche di cucina sana, assieme a specifiche informazioni di nutrizione clinica, con particolare riferimento allo 'Healthy Eating Plate' della Scuola di Harvard. «In pratica, si utilizzano prodotti vegetali (verdura e frutta), carboidrati a basso indice glicemico (es. cereali integrali in chicco), proteine salutari (più vegetali che animali), giusti condimenti (olio extravergine d'oliva), giusto apporto di fibre» afferma lo psichiatra. 
«Sappiamo che il cibo che previene è anche una cura. Lo dicono i risultati dei grandi studi prospettici americani, coerenti con i dati ottenuti in Europa. Ma le molte conoscenze accumulate negli ultimi 20 anni ancora stentano ad essere ben trasferite nella pratica medica». A sottolineare il tanto lavoro che c'è ancora da fare è Franco Berrino, direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) fino al 2014 e oggi responsabile del progetto MeMeMe, sperimentazione clinica finanziata dall'European Research Council per prevenire l'incidenza delle malattie croniche associate all'età attraverso la dieta Mediterranea e il trattamento con Metformina nelle persone ad alto rischio, affette da sindrome Metabolica. Gli anni pionieristici della scuola di cucina per i malati oncologici dell'INT si sono concretizzati nell'esperienza odierna di Cascina Rosa, scuola di cucina preventiva e adiuvante presso l'Istituto stesso. Qui insegna lo chef Giovanni Allegro, che sottolinea l'importanza di trovare una continuità fra quanto emerso dagli studi e la realtà della cucina, affinché i principi alimentari del Codice europeo contro il cancro siano tradotti in piatti semplici e gustosi, primo passo perché il paziente (ma non solo) sia messo in grado di seguire le raccomandazioni alimentari che sostengono la terapia e la guarigione. «Quello dell'alimentazione è un tema importante ed è l'ambito in cui si giocano le collaborazioni eccellenti di Salute allo Specchio con i noti Istituti milanesi  - IRCCS Policlinico San Donato con IRCCS Ospedale San Raffaele, Istituto Nazionale dei Tumori e Istituto Europeo di Oncologia - che lavorano sul tema dell'alimentazione applicata all'oncologia, con uno spirito di condivisione di conoscenze ed esperienze come chiave per affrontare e risolvere una patologia multifattoriale come quella tumorale», spiega ancora Di Mattei.
Il prossimo 3 febbraio infatti, presso le sale Alessi e Arazzi del Comune di Milano, prenderà vita un evento organizzato da Salute allo Specchio Onlus e da Casa dei Diritti del Comune di Milano, che vuole mettere a confronto i tre Istituti di Ricerca e Cura milanesi poiché nonostante la crescente mole di informazioni sui temi, tante sono le teorie antiscientifiche, diffuse soprattutto sul web ("A tavola per prevenire. A tavola per guarire. Il cibo nella prevenzione e cura delle patologie oncologiche"). I ricercatori, affiancati da noti chef, hanno deciso perciò di fare chiarezza e guidare il pubblico nel mondo dell'alimentazione sana e della prevenzione oncologica, senza perdere di vista il gusto. Corretta alimentazione e stile di vita prevengono non solo le malattie oncologiche ma tutta una serie di patologie cronico-degenerative che minano la salute di un numero crescente di persone. 
La strada è quella della formazione e informazione continua e capillare. «La letteratura scientifica mostra sempre più chiaramente come gli interventi di prevenzione coronati da successo siano quelli integrati, con la partecipazione di famiglie, scuole, operatori della salute e comunità, multicomponenti, che promuovono la sana alimentazione, l'attività fisica e la diminuzione della sedentarietà, la formazione dei genitori e l'educazione nutrizionale, continuativi nel tempo» conferma Lelio Morricone direttore del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare, IRCCS Policlinico San Donato e responsabile scientifico del Progetto EAT-Alimentazione sostenibile che dal 2009 sta dando risultati incoraggianti e ripetibili, e tanto da diventare un progetto permanete dell'Ospedale San Donato (i risultati sono stati pubblicati anche su Obesity nel 2016).

Di Mattei VE, Carnelli L, Taranto P, Bernardi M, Brombin C, Cugnata F, Noviello A, Currin M, Mangili G, Rabaiotti E, Sarno L and Candiani M (2017) "Health in the Mirror": An Unconventional Approach to Unmet Psychological Needs in Oncology. Front. Psychol., 21 September 2017 | https://doi.org/10.3389/fpsyg.2017.01633

Ermetici F, Zelaschi RF, Briganti S, Dozio E, Gaeta M, Ambrogi F, Pelissero G, Tettamanti G, Corsi Romanelli MM,Carruba M, Morricone L, Malavazos AE. (2016) "Association between a school-based intervention and adiposity outcomes in adolescents: The Italian "EAT" project". Obesity (Silver Spring). 24(3):687-95.

Francesca De Vecchi


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